Lorenzo Musetti n.3 del seeding a Toronto: snodo cruciale della stagione in ottica ATP Finals
Nelle prossime due settimane Lorenzo Musetti si gioca tanto in ottica qualificazione alle ATP Finals di Torino, prestigioso torneo di fine stagione (9-16 novembre) riservato ai migliori otto giocatori al mondo. Oltre a Jannik Sinner, già certo del pass grazie alla recente conquista del titolo a Wimbledon, l’Italia spera infatti di essere rappresentata anche da un secondo tennista in singolare al “Master”.
Ad oggi Musetti sarebbe qualificato per le Finali ATP, occupando la sesta piazza nella Race che prende in considerazione i risultati ottenuti nell’anno solare 2025. Il toscano ha accumulato sin qui 2610 punti e deve gestire un vantaggio di 485 lunghezze sul nono posto del norvegese Casper Ruud, virtualmente primo degli esclusi dai gironi di Torino con i suoi 2125 punti.
Il 23enne carrarino, grande protagonista della stagione europea sulla terra rossa con la finale a Montecarlo e le semifinali di Roma e Parigi, è consapevole di dover macinare ancora tanti punti nei prossimi tre mesi sul cemento (prima all’aperto e poi indoor) per rimanere all’interno della top8 e raggiungere così il grande obiettivo di debuttare alle Finals.
Musetti è impegnato questa settimana nell’ATP 500 di Washington come primo appuntamento del suo swing estivo nordamericano e sarà già importante vincere qualche partita per mettere del fieno in cascina e soprattutto prendere maggiore confidenza con la nuova superficie. Il torneo che potrebbe rivelarsi cruciale in chiave Torino sarà però quello successivo, l’Open del Canada, un Masters 1000 con tanti assenti di lusso (già certi i forfait di Djokovic, Draper ma soprattutto di Sinner e Alcaraz) e aperto dunque a molteplici scenari.
A Toronto si presenterà quindi una grande occasione per i vari Alexander Zverev e Taylor Fritz, ma anche per lo stesso Musetti e per tutti quelli in lizza per un posto alle Finals come Ben Shelton, Alex De Minaur, Tommy Paul e Holger Rune. Paradossalmente, considerando la superiorità del binomio Sinner-Alcaraz sul resto del field, rischia di essere proprio il Masters 1000 canadese a fare maggiormente la differenza in termini di punteggio (anche rispetto agli US Open) nella Race verso Torino da qui a fine anno.