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Matteo Galassi: “Ai Mondiali senza pressione, ho uno stile particolare. Sbagliato accontentarsi del 2° posto”

La scherma è pronta a vivere il grande appuntamento della sua estate. Questa settimana cominceranno i Mondiali a Tbilisi e c’è grande attesa per la squadra azzurra, di cui farà parte Matteo Galassi. Il ventenne spadista romagnolo si è messo in luce agli Europei con una splendida medaglia d’argento nella prova individuale e sogna di salire sul podio anche in quella che sarà la sua prima rassegna iridata. Galassi è stato l’ospite della puntata dedicata alla scherma di OA Focus, il programma condotto da Alice Liverani sul canale YouTube di OA Sport.

Lo spadista romagnolo racconta come si è avvicinato al mondo della scherma: “Ho scelto la scherma grazie ad un centro estivo a Cervia, che era principalmente incentrato sulla scherma. La mia maestra Greta Pirini mi ha trasmesso l’amore per questo sport. Tuttora la scherma è una parte fondamentale della mia vita e mi piace tantissimo”. 

Una carriera che ha sicuramente subito una svolta con l’argento agli Europei:Questo argento europeo è stato molto importante. So che può succedere in queste gare di poter arrivare fino in fondo, ma non me lo sarei mai aspettato. Sono partito più con l’idea di fare questa esperienza, di vedere come va e alla fine è andata veramente bene”. 

Galassi è uno spadista “particolare” in pedana: “Fin da piccolo io quasi lavoravo più sull’evitare la stoccata, dall’andare ad evitare di essere colpito, piuttosto che fare come la scherma tradizionale, quindi parare e colpire. Questo rende sicuramente diverso il mio stile. Oltre a parare io mi sposto tutto con il mio corpo, allontanandomi il più possibile dalla punta. Mi diverte proprio il mio stile e sceglierei sempre questo in pedana”. 

Cosa è cambiato nella sua scherma in questi ultimi anni: “Sul piano tecnico ho la mano un po’ più sciolta e riesco a mettere più botte da varie angolazioni. Riesco a passare più dai lati e questo è un grande miglioramento. Inoltre ho imparato a tenere una misura migliore dall’avversario nell’azione che voglio fare”. 

Tanti ottimi risultati, anche se manca l’ultimo step per vincere: “Sicuramente sono stato costante, riesco sempre ad arrivare in fondo, ma alla fine sono sempre secondo e mi manca quel qualcosa per vincere. Forse nella mia testa ho l’idea di accontentarmi, di pensare che tanto anche se arrivo secondo o terzo è comunque positiva. Però credo sia una cosa sbagliata avere questo pensiero, perchè bisogna sempre puntare alla vittoria. Agli Europei dovevo tirare con più determinazione e voglia, ma va detto che comunque non deve essere vista come una cosa negativa aver fatto secondo”. 

Un preciso pensiero per il futuro: “Partecipare alle Olimpiadi del 2028 sono sicuramente l’obiettivo più importante. Anche se è decisamente lontano, però questo deve essere il traguardo che devo pormi“.

Sul Mondiale che sta per arrivare: “Sarà sicuramente la gara più importante della mia carriera. Ovviamente tutti ambiranno ad andare in fondo e sarà sicuramente difficile. Però sono consapevole di poterla gestire bene, anche perché non credo di avere la pressione che hanno gli altri. Si tratta del mio primo Mondiale e so che posso gestirlo con tranquillità. Magari faccio anche lì un miracolo”. 

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