Monaco: “Alcaraz era frustrato perché travolto dal ritmo di Sinner. Jannik padrone del match, aveva più fame”
Lo storico trionfo a Wimbledon di Jannik Sinner, che ha battuto in finale il fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz in rimonta per 4-6 6-4 6-4 6-4, è stato il tema principale dell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
“Mi ha stupito l’ingresso in partita tutto sommato molto normale dei due. Dopo la finale di Parigi mi aspettavo più tensione, invece in realtà hanno colpito abbastanza bene. Poi, una volta preso il break di vantaggio, c’è stato un momento in cui è come se la partita non si accendesse. C’è stato un calo della prima palla di Sinner evidente tra la metà del primo set e la metà del secondo set. Lì c’è stato un passaggio determinante della partita, dove Sinner per quattro turni di servizio consecutivi rischia di perdere la battuta ed in due occasioni la perde. Se avesse perso quel game a inizio secondo set, mentalmente diventava molto pesante. Lanci di palla un po’ a caso, sbagliava di un metro la prima. Era un po’ fuori registro e questo gli procurava nervosismo“, l’analisi di Monaco.
“C’è stata sicuramente una fiammata di Alcaraz per vincere il primo set, con quel punto finale che è qualcosa di inspiegabile a mio avviso. Non so come ha fatto a recuperare e a chiudere con quella specie di back in allungo. Ha fatto un qualcosa che sinceramente avrebbe smontato chiunque. Parte il secondo set con un Alcaraz colpevolmente un pochino spento. Globalmente, al di là di quello che è successo nei vari momenti della partita, ho visto un giocatore in missione contro un giocatore leggermente con la pancia piena“, dichiara la voce tecnica di Eurosport.
“Detto ciò, quando Sinner riesce a mettere a posto un po’ il servizio e a chiudere con quei due dritti spaventosi il secondo set, da lì si libera e domina abbastanza la partita. Sale sempre un po’ più lui, e scende sempre un po’ più la convinzione di Alcaraz, che si lamentava perché aveva la frustrazione di essere un po’ travolto dal ritmo. Chiaramente lì, sia psicologicamente che tennisticamente, la partita ha avuto un padrone. Ci sono state quelle due palle break sul 4-3 del quarto, ma l’inerzia era totalmente dalla sua parte, poi le annulla e nel game finale non ha tremato. Dal terzo set in poi vedevo in campo due giocatori con una determinazione, un’energia ed una voglia di vincere parecchio diversa“, prosegue l’ospite fisso di TennisMania.
Sulla reazione di Sinner dopo Parigi: “Strepitoso perché ribalta finalmente questa rivalità che stava prendendo una piega a favore di Alcaraz, e lo fa in un’occasione super importante con un’apparente naturalezza quasi disarmante. Si è un po’ emozionato, ma tutto sempre molto contenuto e relativo, mentre il suo team e la sua famiglia l’hanno vissuta in maniera molto più emozionale. Si è preso la rivincita di una sconfitta bruciante, a distanza di poche settimane, dimostrando ancora una volta che sul piano mentale questo ragazzo è un assoluto fuoriclasse“.