Ambesi: “Sinner sull’erba ha qualcosa in più di Alcaraz. Può difendere il n.1, da ora giocherà in casa…”
Wimbledon 2025 è andato ufficialmente in archivio con la vittoria di Jannik Sinner nella finale del singolare maschile su Carlos Alcaraz per 4-6 6-4 6-4 6-4. Della partita in sé e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.
“Alcaraz non è stato ingiocabile nella seconda metà del primo set. Ci sono stati degli errori, soprattutto uno schiaffo al volo a campo aperto tirato non si sa dove. Secondo me quel colpo ha un po’ influenzato quello che è successo dopo. C’è stato un black-out di Sinner, non è che Alcaraz abbia cambiato letteralmente marcia. Effettivamente ha giocato bene quei punti, poi il set point è stato un po’ particolare. Un punto di resilienza. Il primo set si è chiuso così. Tanti, dopo aver perso così un primo set che avevano in mano, si sarebbero sciolti. Pronti via e break per Sinner nel primo gioco del secondo set, che da lì non ha più perso il servizio annullando quattro palle break. Il suo è stato un dominio totale, perché ha scardinato ogni certezza dell’avversario che più volte si è sfogato con il suo angolo rimarcando la difficoltà nell’affrontare uno che da fondo campo tirava più forte di lui e lo inchiodava“, comincia la sua analisi Ambesi.
“Io ero sicuro che Sinner vincesse. Quando arrivi ad avere 3 match point a Parigi su una superficie più favorevole al tuo avversario, qui sull’erba devi avere qualcosa in più. In ogni caso l’andamento delle partite con Shelton, che è stata la miglior prestazione di Sinner in questo torneo, e con Djokovic, mi facevano essere oltremodo fiducioso. Poi può succedere di tutto, però ieri si sono visti i valori in campo sull’erba. Questa rivalità andrà avanti. Sinner ha perso due match in trasferta tra Roma e Parigi, ne ha vinto uno in campo neutro a Londra, da Toronto in avanti si gioca in casa e vediamo quale sarà l’esito dei match“, dichiara il giornalista di Eurosport.
Sul prossimo grande obiettivo di Sinner: “A questo punto l’obiettivo diventa quello di difendere la posizione numero 1 al mondo, perché adesso c’è la possibilità di provarci con credenziali. Abbiamo a disposizione ancora uno Slam, le Finali ATP, ci sono quattro tornei Masters 1000, e facendo bene in questi appuntamenti si possono recuperare questi 1500 punti di distacco nella Race. Io credo che sia possibile e che per lui sia un reale obiettivo, quindi sarà focalizzato sul riuscire a coronare quest’altra impresa, perché Alcaraz sta avendo una stagione strepitosa. È vero, c’è stato quel momento di smarrimento nei tornei sul cemento nordamericano, ha perso da Djokovic a Melbourne, però la stagione sulla terra è stata devastante poi vince il Queen’s e qui arriva in finale“.
Sul rendimento di Jannik nell’ultimo anno nonostante i 3 mesi di pausa: “Il fatto che Sinner sia ancora in corsa per essere n.1 al mondo a fine anno nonostante quanto fatto da Alcaraz, dà una dimensione al suo valore che è enorme. Arrivare a 12.000 punti non giocando tre mesi e saltando un paio di ATP 500, i Masters 1000 americani e Montecarlo, dà la dimensione di cosa sia Jannik Sinner. Male male che sarebbe andata avrebbe accumulato 2000 punti in questi tornei, quindi quei 12.000 nella peggiore delle ipotesi diventavano 14.000 e vincendo magari erano 16.000. Bastano questi numeri per capire la dimensione del giocatore“.
“Quanto ha detto nelle varie interviste dopo la partita è eloquente. Lui ha voluto rimarcare la sua italianità perché evidentemente, pur non leggendo i giornali tante informazioni arrivano, ed io credo che molti interventi lo abbiano ferito. Sono cose che ti lasciano male alla lunga, perché tu sei un testimonial eccezionale di quello che è il tuo Paese, forse il primo al mondo in questo momento. Non ti aspetti di avere un trattamento di riguardo, ma magari che non si vada sempre a picchiare sugli stessi temi triti e ritriti che non hanno alcun valore“, aggiunge Ambesi.