MotoGP, la ‘farsa partenza’ di Jorge Martin in Aprilia. Se manca la fiducia, almeno prevalga l’interesse
La surreale situazione di Jorge Martin è venuta meno, poiché è ormai conclamato come il ventiseienne spagnolo gareggerà con Aprilia anche nel 2026. Il maldestro tentativo di liberarsi dal secondo anno di contratto con la Casa di Noale, facendo valere una clausola svuotata di significato dagli infortuni, si è difatti concluso in un buco nell’acqua.
Troppe le forze contro cui il madrileno e il suo manager avevano deciso di scontrarsi. Oltre all’azienda italiana, pronta a dar battaglia in tribunale, Carmelo Ezpeleta ha espresso il suo categorico ‘no se puede’. Una posizione che, nell’ambiente del Motomondiale, equivale a ricevere una scomunica papale. Quindi, il controverso matrimonio Martin-Honda viene annullato, almeno per quanto concerne il 2026.
Forse Martinator non se ne rende ancora conto, ma l’accaduto fa solo il suo bene. La competitività di Marco Bezzecchi dimostra come la RS-GP sia un mezzo valido. Anzi, si parla a tutti gli effetti di una moto vincente, perché tale si è rivelata. Se il riminese può comportarsi come si sta comportando, allora lo spagnolo può fare altrettanto, se non meglio. Forse non da subito, perché ha perso cinque mesi di lavoro, ma la seconda metà di stagione potrebbe riservare soddisfazioni.
Martinator e Aprilia ripartono dopo quella che può essere definita a tutti gli effetti una farsa partenza. No, nessun errore di battitura. Il gioco di parole è voluto. Il Campione del Mondo 2024 ha inscenato, a pieno titolo, una farsa. Definiamolo bonariamente un modo per far parlare di sé pur dovendo restare lontano dalla pista. Una pista che, però, a breve tornerà a calcare in sella ad Aprilia.
Sarà una nuova partenza. Verso dove e con quali prospettive dipende soprattutto da Jorge, che magari considererà se stesso come un coscritto, obbligato a svolgere la naja nella caserma di Noale. L’accaduto, comunque, non si cancella. È palese come Martin ritenesse la Casa di Noale come una temporanea soluzione di ripiego. L’azienda, ora conscia di questo stato d’animo, manterrà la stessa fiducia nel pilota?
Per la verità, è nell’interesse di entrambi cooperare in maniera fruttuosa. Se dovesse mancare un rapporto di stima fra le due parti, l’augurio è che almeno prevalga il tornaconto agonistico reciproco. Aprilia avrà di nuovo il proprio top rider, Martinator può dare un senso al suo 2025.
Poi chissà, magari sboccerà l’amore proprio grazie a ottimi risultati. Forse Jorge si renderà conto che Aprilia non è poi tanto male. Oppure prevarranno altre dinamiche (leggasi la vagonata di Yen preparati da Honda per assicurarsi i servigi del madrileno).
Se ne riparlerà fra qualche mese, nel frattempo, l’augurio è quello di ritrovare un protagonista in grado di dare lustro a un Costruttore in cerca di affermazione e a generare un nuovo tema di interesse in Mondiale sempre più simile a un one-man-show, nel bene e nel male. Anche lui spagnolo e in sella a una moto italiana…