Alessandro Di Somma: “Le nuove regole rendono la pallanuoto più divertente. Cinque favorite per il Mondiale”
Dopo oltre 15 stagioni in Serie A, Alessandro Di Somma ha detto addio alla pallanuoto agonistica passando dal ruolo di giocatore a quello di direttore sportivo del Quinto in vista della prossima stagione. Il fratello maggiore di Edoardo, grande protagonista del Settebello ormai pronto a disputare i Mondiali di Singapore, è stato ospite dell’ultimo appuntamento di OA Focus ripercorrendo le ultime tappe della sua carriera e proiettandosi alla nuova avventura dirigenziale.
“La qualificazione per l’Eurocup è stata storica e bellissima. Io avevo già in testa di essere a fine carriera, ma ho voluto fare quest’ultimo anno per giocare in Europa e chiudere assaporando di nuovo quel palcoscenico che era così importante per me. Sicuramente è stato molto emozionante e non era una cosa preventivata. È stato un risultato sopra le aspettative e quindi è stata una chiusura veramente fantastica. Ho chiuso con un anno molto sofferto e difficile, ma anche quello è finito nel migliore dei modi, quindi diciamo che come epilogo non poteva andare meglio“, racconta Alessandro Di Somma.
Sul motivo del passaggio immediato al ruolo di direttore sportivo: “La scintilla è proprio la dipendenza da questo sport. Ho una grande passione per questa disciplina, quindi questo è secondo me il modo migliore per rimanere coinvolto nell’unica vera passione che ho. Mai dire mai, ma al 99% non avrò una carriera da allenatore, quindi l’unico modo per rimanere nel mondo della pallanuoto era quello di iniziare una carriera dirigenziale. Il direttore sportivo è il ruolo migliore per mettere in gioco le mie competenze, quindi spero di poter dare una mano al Quinto dopo quasi 30 anni di pallanuoto. Mi piacerebbe costruire e rafforzare un gruppo fondato sui giovani, anche del vivaio, che possano giocare al Quinto per i prossimi dieci anni, usando le grandi personalità che abbiamo in squadra di campioni del mondo, medagliati olimpici e ottimi ragazzi che possano formare gli uomini di domani“.
Sulla prima edizione del Mondiale con le nuove regole: “Non voglio che passi il messaggio che sono favorevole a un continuo cambiamento delle regole, perché non è così. Per la prima volta però devo dire che sono regole che mi piacciono. Il campo più corto a 25 metri ha reso e renderà la pallanuoto più bella e divertente, con più gesti tecnici e meno transizioni, perché alla fine noi pallanuotisti non siamo degli ottimi nuotatori e quindi non è bello vederci nuotare“.
Sulle favorite per il titolo mondiale: “Per la prima volta non riesco a dare un pronostico, perché le partite non finiscono mai con queste nuove regole. In pochissimi minuti si possono prendere due o tre gol. Ne parlavo con i ragazzi della Nazionale rientrati per due o tre giorni di pausa e mi dicevano che veramente in tre minuti se ti distrai può cambiare una partita, quindi non è mai al sicuro. Penso che saranno sempre Italia, Spagna, Grecia, Serbia e Croazia a contendersi le primissime posizioni, ma bisogna vedere le altre compagini come si adatteranno a questo gioco. Con queste regole le partite sono molto più in bilico perché ci sono più gol, che possono innescare una serie di insicurezze anche nelle squadre più forti mettendo in discussione delle partite che in realtà dovrebbero essere scontate“.