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Andy Diaz sul podio in Diamond League al rientro, Lyles batte Tebogo ma cresce il fenomeno Gout Gout…

Grande spettacolo come di consueto allo stadio Louis II del Principato di Monaco in occasione del prestigioso Meeting Herculis, valevole come decima tappa stagionale della Diamond League 2025 di atletica. Le stelle più attese nel cast monegasco hanno risposto presente, offrendo delle prestazioni di grande spessore, anche se è mancato un exploit da record del mondo.

Il più accreditato per riuscire nell’impresa era sicuramente lo svedese Armand Duplantis, che ha vinto come da pronostico la gara di salto con l’asta a quota 6.05 (nuovo primato del meeting) fallendo però i tre assalti a 6.29 e vedendo sfumare almeno per oggi l’ennesimo record mondiale della sua carriera. Comincia con un eccellente 19.88 (vento -0.8 m/s) la stagione sui 200 del fenomeno statunitense Noah Lyles, che vince lo spalla a spalla di lusso con il campione olimpico Letsile Tebogo (19.97) grazie ad un ottimo lanciato nel rettilineo finale. Da evidenziare anche l’impressionante 20.10 del baby fenomeno australiano classe 2007 Gout Gout, che ha dominato la corsa degli Under 23 avvicinando il personale nonostante una forte folata di vento sfavorevole (-1.9 m/s).

In casa Italia si può sorridere per il ritorno in gara del bronzo olimpico e campione iridato indoor in carica Andy Diaz, terzo nel salto triplo con 17.19 (+1.6 m/s) al rientro dopo un mese di stop nella gara vinta con margine dal giamaicano Jordan Scott (17.52 e quasi 20 cm di progresso). Fuori dal podio le altre due azzurre impegnate a Montecarlo, con Giada Carmassi ottava nei 100 ostacoli in 12.82 (prima la giamaicana Megan Tapper in 12.34 con -1.1 m/s) e Ayomide Folorunso sesta nei 400hs con 55.08 in una competizione vinta in maniera estremamente convincente dalla formidabile olandese Femke Bol in 51.95, strappando per 12 centesimi la world lead alla primatista mondiale Sydney McLaughlin.

Tra le prestazioni più significative del meeting monegasco ci sono anche il 2.34 (al primo tentativo) del sud coreano Woo Wanghyeok, che ha agganciato l’ucraino Oleh Doroshchuk in vetta al ranking mondiale stagionale di salto in alto, oltre al favoloso 1:41.44 sugli 800 del keniano campione olimpico in carica Emmanuel Wanyonyi (limando 51 centesimi alla sua precedente miglior prestazione mondiale dell’anno).

Nelle altre gare di serata vincono la keniana Nelly Chepchirchir nei 1000 metri in 2:29.77, la neerlandese Jessica Schilder nel peso con 20.39 metri, la dominicana Marileidy Paulino nei 400 in 49.06, lo statunitense Trey Cunningham nei 110 ostacoli in 13.09 (-0.9 m/s), l’etiope Yomif Kejelcha nei 5000 in 12:49.46, il marocchino bicampione olimpico Soufiane El Bakkali nei 300 siepi in 8:03.18 e la regina dello sprint Julien Alfred (Saint Lucia) nei 100 in 10.79 con vento contrario che spirava a 1.4 m/s.

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