Wimbledon 2025: Jannik Sinner, Flavio Cobolli, l’attesa diversa per i quarti azzurri
Sarà una giornata dalle mille sensazioni, quella che si vedrà oggi a Wimbledon. Quarti di finale in via di conclusione: ci sono in ballo la parte alta del tabellone maschile e quella bassa di quello femminile. Un mercoledì a tinte completamente italiane, quello dei Championships, anche se bisognerà dividersi su due campi e quasi in contemporanea.
Sul Centre Court arriva la prima volta di Flavio Cobolli sul campo più famoso al mondo. L’accoppiamento è quello da brividi, che lo porta dritto di fronte a Novak Djokovic. C’è un unico precedente, insieme recente e quasi con le sembianze di una vita tennistica fa: terzo turno del Masters 1000 di Shanghai, il serbo fu dominante con un 6-1 6-2 maturato in un’ora e tre minuti. Inutile rimarcare quanto sia differente il peso di uno Slam e quanto siano importanti le implicazioni per un giocatore che, fino allo scorso anno, tra Wimbledon e Roehampton (qualificazioni) di partita legata al terzo Slam dell’anno ne aveva vinta appena una. Ora un’opportunità di quelle straordinarie: non solo poter entrare sul Centre Court, ma anche farlo di fronte a colui che qui ha vinto ben sette volte. Inutile nascondersi: è l’ex numero 1 il favorito, ma è vietato togliere spazio ai sogni. Per due motivi: uno è legato alla grande solidità mostrata fino ad ora da Cobolli, l’altro va nella direzione delle occasionali incertezze di Djokovic fino ad ora, alti e bassi che passano dalle estreme lodi di Kecmanovic al set iniziale disastroso contro de Minaur.
Sul Court 1, invece, sembra ormai destinata a giocarsi la sfida tra Jannik Sinner e Ben Shelton. “Per quest’anno non cambiare, stesso campo stesso Slam”. Si potrebbe riscrivere così la celeberrima canzone del 1963 che si può attribuire alternativamente a Mina e a Piero Focaccia. Nel 2024 cambiava solo il momento del confronto, gli ottavi di finale, almeno in teoria. In pratica, nel 2025 cambia proprio tutto il resto del contesto. Degli ultimi due giorni del numero 1 ormai è noto tutto: la scivolata con botta al gomito, le tante difficoltà contro Dimitrov, il dramma del bulgaro, l’attesa di tutti per la risonanza magnetica di oggi. Alla fine dei conti dovrebbe essere tutto pronto per la sfida del numero 1 all’americano, già affrontato quest’anno in semifinale agli Australian Open con i tre set vinti. E, un’altra volta, Shelton giunge a questo punto dopo aver eliminato Lorenzo Sonego: chissà se e soprattutto quanto il torinese, tra i massimi amici di Jannik sul circuito, avrà passato di ciò che ha visto e vissuto dell’uomo che intende, assieme a Taylor Fritz, perseguire l’assalto a una finale che agli States manca dal 2009 (le semifinali, invece, si sono viste già prima, leggere alla voce John Isner).
Prima, però, i quarti femminili. E allora spazio, sul Court 1, a qualcosa che, a raccontarla così, sembra una follia e invece non lo è: l’assalto storico di Iga Swiatek alla semifinale. Sembra una follia perché associare la parola “storico” a Swiatek ha quasi dell’assurdo, visto quello che è riuscita a fare negli ultimi cinque anni. Non sui prati dei Championships, però, dove non è mai riuscita a incidere fino al punto di entrare tra le migliori quattro. Tra lei e l’obiettivo c’è Liudmila Samsonova, la russa di cui si conosce la storia a forti tinte italiane e che, però, di problemi in quest’occasione ne potrebbe avere. Lo racconta il 4-0 a favore della pluricampionessa del Roland Garros, in cui, dopo i tre durissimi set di Stoccarda 2022, i successivi parziali sono stati 6-1, 6-0, 6-2, 6-2, 6-4 e 6-1. La Polonia aspetta una semifinalista ai Championships da Agnieszka Radwanska, che avrebbe avuto tutto per vincere sui prati, ma che trovò sulla sua strada prima Serena Williams e poi due semifinali una più sciagurata dell’altra.
E, sul Centre Court, due storie molto diverse sono prossime a scontrarsi. Da una parte Mirra Andreeva, la russa che a 18 anni cerca la prima volta in semifinale ai Championships nel solco di quella che attualmente è la settima posizione del ranking WTA (ma sarà almeno quinta, salvo altre combinazioni, a fine torneo). Dall’altra Belinda Bencic, un pezzo di storia della Svizzera tennistica che solo il peso di figure come Roger Federer, Stan Wawrinka e Martina Hingis ha impedito di apprezzare quanto sarebbe stato giusto. Ancora più spettacolare quanto fatto nel 2025: rientrata dopo la gravidanza, ha impiegato un po’ a riprendere il suo ritmo, ma soprattutto in questi Championships si è ritrovata ad accorgersi che il suo tempo non è ancora finito. Ha attraversato difficoltà, match difficili, rimonte, una chiusura complessa, e ora è là dove non si era mai spinta da queste parti. Per adesso, se non è la storia del torneo, ci va davvero molto vicino.
E c’è anche un altro po’ d’Italia di cui rimarcare la presenza, con Jacopo Vasamì impegnato nel terzo turno del singolare junior contro il polacco Alan Wazny, con cui si è già trovato ad avere a che fare per due volte due anni fa con un successo a testa. I quarti di finale a livello giovanile, nel maschile, mancano da Lorenzo Musetti nel 2018 (perse da qualcuno diventato poi molto ben noto: Jack Draper).