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Nuoto di fondo, Gregorio Paltrinieri verso la ‘specializzazione’. Ai Mondiali di Singapore prime prove generali verso Los Angeles 2028

Per la prima volta in carriera Gregorio Paltrinieri si presenta a un Mondiale con uno sguardo sempre più rivolto verso il nuoto in acque libere. Un cambio di rotta graduale ma evidente, che trova una conferma forte e simbolica proprio ai Campionati del Mondo di Singapore 2025, dove il fuoriclasse modenese si cimenterà in tutte le prove del fondo: dalla classica 10 km, alla più breve 5 km, passando per la 3 km a eliminazione (KO System) e la staffetta 4×1500, format sempre più centrale nelle strategie internazionali.

Un Paltrinieri così focalizzato sul nuoto di fondo non si era forse mai visto. Se in passato il campione olimpico di Rio 2016 nei 1500 stile libero aveva sempre cercato di bilanciare l’attività tra piscina e acque libere, mantenendo un equilibrio tecnico e mentale tra le due specialità, oggi il suo focus appare spostato con decisione sul mare aperto, anche in vista dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Un progetto a lungo termine che, dopo le delusioni di Parigi 2024, assume i contorni di una nuova missione.

Nella capitale francese, Paltrinieri era arrivato con grandi aspettative ma è rimasto lontano dal podio nella 10 km dopo le imprese da podio in piscina, alimentando dubbi e riflessioni. Da lì, la scelta di cambiare rotta: preparazione mirata, riduzione della pressione agonistica in vasca, attenzione crescente al fondo. Un percorso che ha iniziato a dare frutti già agli Europei di Stari Grad, dove Gregorio ha ritrovato un’ottima condizione, imponendosi nella 5 km e salendo sul podio nella staffetta mista.

A Singapore Paltrinieri proverà a tradurre quella ritrovata fiducia in risultati concreti. L’obiettivo non è solo tecnico ma anche psicologico: confermare a sé stesso e agli avversari che può ancora essere protagonista assoluto, anche in un campo, quello delle acque libere, diventato nel tempo sempre più competitivo. La scelta di disputare tutte le prove del programma mondiale rappresenta una sfida nella sfida, anche se non si tratta della prima volta, che metterà alla prova la tenuta fisica e mentale dell’azzurro, oggi più che mai deciso a rimettersi al centro del progetto azzurro.

E la piscina? Greg non la abbandona, ma la affronta con un approccio diverso. È iscritto negli 800 e nei 1500 stile libero, ma non è certo che scenderà in vasca. La partecipazione è subordinata a sensazioni e condizione, e il vero focus resta il fondo. Se dovesse gareggiare in vasca sarà per testarsi, per confrontarsi con i migliori e magari per togliersi qualche soddisfazione, ma senza l’assillo del risultato.

Quello che conta davvero, oggi, è costruire passo dopo passo la strada verso Los Angeles. E in questo percorso, Singapore rappresenta molto più di una semplice tappa di passaggio: è il banco di prova per la nuova versione di Paltrinieri, il campione che dopo aver dominato il mezzofondo in piscina per un decennio ha deciso di reinventarsi nel mare aperto, per continuare a vincere, emozionare e lasciare un segno nella storia del nuoto italiano.

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