Wimbledon 2025: Alcaraz, Sabalenka e tante storie nella domenica di mezzo. In campo anche Errani/Vavassori
Ormai dal 2022 è stato abolito il Middle Sunday, quel giorno in cui (salvo casi rarissimi e dovuti al fatto che la pioggia aveva ampiamente ostacolato il torneo) a Wimbledon le palle tacevano e tutto riposava. Adesso, unitamente agli altri Slam, questo è un giorno come gli altri, ed in particolare vede in scena gli ottavi di finale della parte alta femminile e di quella bassa maschile. In particolare, tra le donne si può rimarcare un fatto estremamente interessante: nessuna delle 16 rimaste è mai stata non solo vincitrice, ma neppure finalista all’AELTC.
Partendo dagli uomini, il piatto forte è in chiusura di programma, con Carlos Alcaraz atteso dal russo Andrey Rublev, capace di schivare un paio di grossi pericoli dei prati e di ritrovare una fetta del tennis che lo ha anche portato dentro la top ten in passato. I precedenti con il maiorchino non sono nemmeno malvagi, nel senso che c’è un 2-1 per il due volte campione dei Championships. Il vincitore sfiderà ne quarti uno tra Cameron Norrie e Nicolas Jarry. Due storie ben diverse le loro: l’uno aveva dovuto fare i conti con un infortunio che lo ha costretto a lottare per tornare protagonista, cosa che nel 2025 ha fatto con discreta continuità, l’altro si è trovato nell’inedito ruolo di qualificato dopo aver letteralmente sprecato ogni singola parte favorevole di ciò che gli aveva dato la finale di Roma 2024.
Attesa anche per capire se Taylor Fritz riuscirà alla fine ad avere un match meno complicato di tutti quelli che ha avuto finora, tra mine vaganti e giocatori quotati. Certo, stavolta se ne trova davanti un altro, l’australiano Jordan Thompson, che un certo feeling con l’erba ce l’ha anche se ha lo stesso ammontare di set giocati dell’americano numero 5 del mondo: 14. Nessun vantaggio e, per questo, il finalista degli ultimi US Open è destinato a essere favorito d’obbligo. Chi vincerà potrà disputare un quarto alternativamente interessante. Tutto dipende da quel che accadrà tra Karen Khachanov e Kamil Majchrzak. Il primo conta di tornare ai quarti dei Championships dopo quattro anni, mentre per il secondo questo è il primo reale risultato di spicco dal ritorno alle competizioni avvenuto nel 2024, a seguito della sua vicenda doping tra le più complesse di quelle del passato recente.
In campo femminile riprende la via del Centre Court Aryna Sabalenka. La numero 1 del mondo incontra una delle giocatrici in assoluto più sottovalutate non solo della WTA, ma sull’intero globo terracqueo tennistico, perché la belga Elise Mertens in carriera ha raggiunto per ben 15 volte gli ottavi negli Slam (e, nel suo Paese, di più hanno fatto solo due leggende, Justine Henin e Kim Clijsters). Certo, i precedenti sono pure troppo chiari: 10-2 Sabalenka, ma questo è il primo confronto diretto sull’erba. Ai quarti per la vincitrice ci sarà in ogni caso una storia tutta da raccontare. Da una parte quella di Solana Sierra, l’argentina classe 2004 di Mar del Plata che è la prima lucky loser a far parte delle migliori 16 a Wimbledon (con scalpo di gran valore di Katie Boulter al secondo turno), dall’altra quella di Laura Siegemund, tedesca di Filderstadt che a 37 anni può centrare il secondo più clamoroso risultato della carriera in singolare dopo i quarti del Roland Garros settembrino nel 2020. Il tutto quando, prima di quest’edizione, era arrivata al massimo al secondo turno sui sacri prati. Solo che stavolta è in forma splendida: non si battono nettamente per caso, in fila, Stearns, Fernandez e Keys.
Il secondo spot di quarti vede l’ottavo che più interessa al tennis britannico in generale, quello dell’ultima rimasta tra le padrone di casa, Sonay Kartal. 22 anni, del sud-est di Londra, aveva già raggiunto il terzo turno un anno fa; stavolta avrà di fronte la russa Anastasia Pavlyuchenkova, fresca di colpo su Naomi Osaka (per quanto mai la giapponese a Wimbledon sia stata un fattore) e in cerca della prima volta ai quarti su questi campi dal 2016, l’unica occasione in cui li ha raggiunti nella sua ormai lunghissima carriera. Sarà interessante il match corrispondente, quello tra la ceca Linda Noskova e l’americana Amanda Anisimova. L’una è in ottima forma e soprattutto sta dimostrando di poter governare con buonissimo margine l’erba, ma anche l’altra da queste parti non scherza: quarti nel 2022. Potrebbe essere l’incontro più incerto tra tutti quelli in campo.
In scena anche Sara Errani e Andrea Vavassori, i quali, singolare maschile a parte, rappresentano quanto è rimasto d’Italia nei tornei senior. Nel loro match di secondo turno c’è il confronto con Jackson Withrow e Irina Khromacheva, in uno strano (ma non troppo) duo a tinte USA-Russia. I due, assieme, si sono già spinti fino ai quarti degli Australian Open. L’obiettivo è duplice: andare lontano per lanciare segnali vari e riscattare le eliminazioni nei rispettivi tornei con Jasmine Paolini e Simone Bolelli.