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Wimbledon 2025, Jannik Sinner: “Cerco di attingere un paio di cose dal gioco di Novak Djokovic”

Jannik Sinner ha parlato in conferenza stampa dopo il passaggio al terzo turno del torneo di singolare maschile di Wimbledon 2025: l’azzurro ha commentato le similitudini del proprio gioco con quello di Djokovic, ed ha analizzato le condizioni dell’erba dei campi londinesi, infine ha rilasciato una battuta sulle numerose teste di serie già eliminate.

I punti di contatto e le differenze col gioco di Djokovic: “Difficile dirlo, perché comunque io credo ancora che siamo due giocatori diversi. Abbiamo un paio di somiglianze nel modo in cui colpiamo la palla di dritto e di rovescio. Sento che lui è migliorato molto al servizio. Oggi, per esempio, ha servito incredibilmente bene. Ho visto la partita. Per come si muove sull’erba però sento che è ancora molto più sicuro di me. Ma questo è legato anche alla tanta esperienza che ha più di me. Lui poi riesce a variare il gioco molto di più. Forse io sono un po’ più veloce. A livello di costanza di rendimento dentro la partita forse sì, ci sono alcune somiglianze. Credo che alla fine mi abbia dato molti consigli per rendere il mio gioco simile al suo, ma comunque mantenendo il mio stile. In generale comunque cerco sempre di vedere da certi giocatori cosa posso prendere da loro. Djokovic è sicuramente la persona a cui mi ispiro di più, quella da cui ho cercato di attingere un paio di cose“.

Sulle molte eliminazioni eccellenti registrate nei primi due turni: “È difficile dirlo. C’è anche da capire contro chi giocano, soprattutto alcuni fanno più fatica con certi tipi di giocatori. Ce ne sono state tante, ma è un attimo che si perde una partita sull’erba. Difficile che ti dica una partita, perché non sono comunque il tipo che ti dice la partita. Ma ti fa capire le difficoltà sull’erba. Anche oggi nella mia se lui mi fa il break alla fine magari la partita si potrebbe allungare. Non è detto, ma si potrebbe allungare. Dunque sono contento di come ho chiuso. Non è mai successo che così tante teste di serie sono uscite al primo turno. Ce ne sono di partite, però non te ne dico una“.

Le condizioni variano molto a seconda del meteo e dell’orario in cui si scende in campo: “C’è una differenza enorme se giochi durante il giorno o alla sera. Io oggi sono entrato alle 6.45-7.00, e tra le 7.00 e le 8.30 cambia tutto. Si scivola un po’ di più. Poi sul Centrale e sull’1 si scivola ancora di più, perché passa meno l’aria. E poi ad una certa ora chiudono anche il tetto, e può cambiare di nuovo. Poi i primi due giorni ha fatto caldissimo. Nei campi d’allenamento, ad esempio, è tanto consumato. L’erba è gialla, e lì la palla scappa ancora di più col caldo. Oggi, invece, era diverso. Magari il cambio non è come a Parigi, dove quando fa caldo la palla rimbalza veramente tanto. Però comunque anche qui c’è da adattarsi“.

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