Wimbledon, sgambata per Jannik Sinner: il n.1 lascia solo 5 game a Vukic
Missione compiuta per Jannik Sinner. Il n.1 del mondo ha impiegato 1 ora e 41 minuti di gioco per battere l’australiano Aleksandar Vukic (n.93 del ranking) col punteggio di 6-1 6-1 6-3. Dopo una partenza lenta, Sinner ha inserito il pilota automatico, dominando i due parziali. Bravo l’aussie a rimanere ben focalizzato nel terzo set, venendo piegato dalla grande classe del pusterese. Sul cammino dell’azzurro nel terzo turno ci sarà lo spagnolo Pedro Martinez, che ha battuto 3 set a 0 l’argentino Mariano Navone.
Nel primo set Sinner ci impiega tre game per prendere le misure sul campo centrale. Qualche dritto steccato e palla break per Vukic, ma lucidissimo l’altoatesino a cancellare la chance. Da quel momento, un assolo, con colpi di pregevole fattura che mettono in imbarazzo l’australiano, specialmente dal lato del rovescio. Arrivano due break nel quarto e sesto gioco e il 6-1 è la logica conseguenza.
Nel secondo set Jannik non dà spazio al suo avversario. Una profondità dei colpi devastante che porta al break in apertura. Gestione dei turni in battuta perfetta e break che fioccano nel quinto e settimo game, con l’azzurro padrone del campo con colpi potentissimi.
Nel terzo set Vukic è bravo a resettare, esprimendo il proprio miglior tennis e costruendosi due palle break nel quinto game. Bravissimo ancora Jannik nei pressure-point a giocare senza paura. Lucido poi nell’ottavo game, in cui mette in mostra tutto il proprio repertorio per conquistare il break. Nel nono game c’è qualche tentennamento, non sfruttando ben cinque palle match e rischiando il contro-break, cancellato con uno spettacolare passante di dritto di puro polso. Roba di “Federeriana” memoria. Con un servizio vincente e un ace, l’azzurro archivia la pratica sul 6-3.
Leggendo le statistiche, il nostro portacolori ha messo in campo il 64% delle prime di servizio, ottenendo il 69% dei punti (12 ace) e soprattutto un pazzesco 76% con la seconda. Jannik ha chiuso con 38 vincenti e 11 errori gratuiti, rispetto ai 14 winners e 21 errori non forzati di Vukic.