Volley femminile, l’Italia cerca volti nuovi ai Mondiali U19
La stagione estiva del volley internazionale si arricchisce con un altro appuntamento importante: dal 7 al 20 luglio, in Croazia e Serbia, andrà in scena il Mondiale Under 19 femminile, banco di prova per il futuro della pallavolo azzurra. Dopo i brillanti risultati delle Nazionali maggiori, l’attenzione si sposta sulle giovani, affidate alla guida esperta di Roberta Maioli, chiamata a plasmare il nuovo volto della generazione che verrà.
Il cammino dell’Italia inizierà in un girone tutt’altro che semplice, composto da Giappone, Cina, Tunisia, Belgio e Cile: squadre con tradizioni tecniche e stili di gioco molto differenti, che metteranno alla prova la capacità di adattamento delle azzurrine fin dalle prime partite. Il progetto tecnico parte da lontano e ha trovato a Rimini, nella “Casa del Volley”, il proprio centro nevralgico: è qui che la Nazionale U19 ha svolto un collegiale dal 11 al 21 giugno, dieci giorni di lavoro intenso, fondamentali per amalgamare il gruppo e testare i meccanismi di gioco in vista dell’impegno iridato. Maioli, assieme al secondo allenatore Alessandro Giovannetti, ha potuto contare su un gruppo eterogeneo per provenienza e percorsi sportivi, ma molto interessante per qualità individuali e potenziale.
Sono 17 le convocate che compongono la rosa pre-Mondiale. Spiccano le presenze del vivaio dell’Imoco Volley, da anni un riferimento per il settore giovanile, con Alessia Manda, Gaia Novello, Veronica Quero e Ludovica Tosini, quattro elementi che hanno già assaporato il clima della grande squadra, allenandosi a contatto con atlete di livello internazionale. Dalla storica cantera del Volleyro’ Casal de Pazzi, arrivano invece Carola Bonafede, Arianna Bovolenta e Alessandra Talarico, che portano in dote solidità tecnica e ottimi fondamentali.
Un blocco altrettanto corposo proviene dalla Pallavolo Anderlini, realtà emiliana che da anni è protagonista nella formazione di talenti: Stella Caruso, Stella Cornelli, Alice Guerra, Lisa Dharma Monari Gamba, Ludovica Sismondi, Asia Spaziano e Martina Susio rappresentano quasi metà del gruppo, a testimonianza dell’eccellente lavoro svolto dal club modenese. A completare il roster, Julia Gordon dalla Pallavolo Senigallia, Perla Massaglia dell’Azzurra Volley Firenze e Caterina Peroni da Agil Volley, nomi forse meno noti al grande pubblico ma che potrebbero sorprendere.
Il contesto del Mondiale rappresenta per molte di loro un esordio in una manifestazione di caratura globale: sarà un momento chiave per misurare carattere e crescita individuale. Al tempo stesso, per lo staff tecnico, l’occasione per valutare chi potrà davvero ambire al salto di qualità nei prossimi anni, magari entrando stabilmente nel radar delle Nazionali giovanili superiori o della Serie A. La manifestazione assume anche un significato simbolico più profondo. Il volley femminile italiano ha conosciuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, non solo per i risultati della Nazionale maggiore, ma anche grazie a un sistema giovanile sempre più strutturato e competitivo. L’U19 rappresenta l’anello di congiunzione tra la base e l’élite: qui si formano le atlete che, se ben guidate e sostenute, potranno un giorno raccogliere l’eredità delle Egonu, Sylla, Bosetti e Danesi.