Matteo Berrettini mette in dubbio il suo futuro agonistico: “Devo capire cosa fare”
Un Matteo Berrettini a terra quello che oggi ha salutato prematuramente il torneo di Wimbledon. Sconfitta brutta per il romano sull’erba londinese: al quinto set il polacco Majchrzak è riuscito a superare il romano, apparso tutt’altro che al 100% della condizione. Sconfortanti sono anche le parole a fine match: “Fisicamente non mi sentivo neanche così male. Quello che è mancato totalmente oggi era il mio solito atteggiamento e l’energia, tutto quello che ha caratterizzato la mia carriera”.
E aggiunge, mettendo qualche dubbio sul futuro: “Sono state settimane difficili, ho avuto molti down e molti momenti in cui dovevo decidere se provarci o no. Ricadute su ricadute, è stato complesso. Fondamentalmente sono un po’ stanco, stanco di dover sempre rincorrere le cose. Ho bisogno di prendermi qualche giorno per riflettere perché, per come sono io, stare in campo così non è quello che voglio. Mi dispiace per i ragazzi che mi stanno aiutando e per i miei genitori, oggi ero piatto e non sono riuscito nemmeno a caricarmi. Spero sia solo un passo falso”.
Prosegue: “Normalmente mi prendo le colpe, sono uno che si fustiga molto, ma questa volta sento di essere giù ed è normale visto quello che è successo in tutti questi anni. Ci sta che uno si senta un po’ stanco e abbia bisogno di tempo per riflettere e capire cosa fare. Troppe volte ho messo la parte fisica davanti a quella mentale, senza dare importanza a come mi sentivo dentro. Ma siamo persone normali che vengono messe davanti a decisioni e non è semplice quando c’è di mezzo la competizione. Oggi probabilmente non mi sentivo pronto a competere, senza quell’energia lì è difficile. La partita è appena finita e forse dovrei aspettare un attimo a esprimermi, ma ho bisogno di prendermi del tempo e pensare al mio futuro, perché questo non è il modo in cui voglio stare in campo”.