MotoGP, promossi e bocciati di Assen. Bagnaia non vince, ma passa l’esame assieme a Bezzecchi
Assen, un tempo, era l’Università della Moto. Di quell’epoca oggi è rimasta solo l’eco, perché la verità è che l’Accademia ha chiuso i battenti nel momento in cui il circuito ha perso l’Anello Nord e il camber di tante pieghe. Cionondimeno, rimane il prestigio di un luogo capace di emettere giudizi, quali promozioni e bocciature. Ecco quelle dell’edizione 2025.
PROMOSSI
MARQUEZ Marc (Ducati) – Torna a vincere ad Assen dopo 7 anni di digiuno, imponendosi sia nella Sprint che nel Gran Premio. Una dimostrazione di forza dopo un venerdì difficile, che sancisce come la “Restaurazione” prosegua implacabile. Nel momento in cui ha smesso di sbagliare, la sua supremazia è diventata assoluta.
BEZZECCHI Marco (Aprilia) – A inizio mese si era scritto che “poteva prendersi Aprilia”. Lo sta facendo. Un weekend con i fiocchi, nel quale ha ottenuto due podi. Se si qualifica bene, può dar filo da torcere a chiunque, Marquez compreso. Resta da capire se in futuro potrà essere un candidato al titolo. Intanto è diventato il leader della Casa di Noale, che se lo coccola dopo aver scommesso su di lui.
BAGNAIA Francesco (Ducati) – Si merita la promozione per quanto mostrato domenica, per la lucidità nelle analisi su sé stesso e per la capacità di restare a galla dopo la sonora batosta morale del Mugello. Sarà stato il “solito” fine settimana del 2025 in termini di risultati, ma l’approccio è stato differente. Il titolo di questa stagione è verosimilmente andato, ma mettersi in pari con Marquez sul piano prestazionale rappresenterebbe una solida base di partenza in vista del 2026.
BOCCIATI
QUARTARARO Fabio (Yamaha) – In qualifica si vede il “vero” Quartararo, quello velocissimo e capace di far paura a chiunque. Non per caso, siamo a 4 pole position stagionali. Però, i risultati in gara latitano. Cade troppo (come accaduto nella Sprint) oppure ci si mette di mezzo la sfortuna (come capitato domenica). Diciamo che sta tornando, ma deve ancora rimettere assieme tutti i pezzi del suo puzzle.
BINDER Brad (Ktm) – Un fantasma in un fine settimana in cui Ktm si è dimostrata competitiva. Lui è sempre stato un pilota silenzioso, però era concreto (si getti un occhio alle classifiche dei Mondiali soprattutto nell’epoca della dittatura Ducati). Viceversa, quest’anno è l’ombra di sé stesso e in Olanda è stato il peggiore del gruppo in Casa austriaca.
HONDA – Tra il Mugello e Assen l’azienda giapponese si è nuovamente eclissata. Perché anche in Aragona si era visto qualcosa di buono, al contrario tra la Toscana e i Paesi Bassi non si è proprio visto nulla! Neppure un piazzamento nella top-ten…