Jasmine Paolini vola basso: “Penso una partita alla volta a Wimbledon”
Primo giorno a Wimbledon per Jasmine Paolini e appuntamento per il Media-Day. L’azzurra, reduce dalla semifinale persa contro la polacca Iga Swiatek a Bad Homburg (Germania), torna sui prati di Church Road, ricordando la magica avventura dell’anno passato, quando la toscana seppe spingersi fino alla finale, venendo poi battuta dalla ceca Barbora Krejcikova.
“Cerco sempre di mantenere basse le aspettative. Soprattutto sull’erba, dove può davvero succedere di tutto. Non so, cerco solo di concentrarmi sulla prima partita, di giocare una buona partita a mettere in campo un buon livello. Credo che sia l’obiettivo sia questo: pensare una partita alla volta, partendo ovviamente dalla prima partita“, ha spiegato Jasmine in conferenza stampa.
Aspetti diversi rispetto all’anno passato, come ad esempio nel suo angolo, con un nuovo staff tecnico a sua disposizione. La decisione di lasciare Renzo Furlan e di affidarsi allo spagnolo Marc Lopez, prima della stagione sulla terra rossa, è stata commentata così da Paolini: “Non abbiamo avuto in realtà moltissimo tempo per allenarci, abbiamo giocato molti tornei di fila perché la stagione è fatta di questo. Specialmente giocando singolo e doppio, è difficile allenarsi. Renzo, il precedente allenatore, è un tipo di persona un po’ diverso. Penso che il tennis però alla fine sia la stessa cosa. Non mi hanno dato consigli opposti, differenti. Più o meno dal punto di vista delle indicazioni sono la stessa cosa. Quello che è diverso forse è nel tipo di comunicazione, un po’ diversa. Per il momento funziona bene. Sono contenta. Non abbiamo avuto la possibilità di allenarci, quindi sono curiosa anche di sapere quando ci alleneremo un po’ di più“.
Impegno in doppio con Sara Errani che prosegue e le motivazioni sono le seguenti: “Penso che mi abbia aiutato molto, soprattutto l’anno scorso. Non mi aspettavo di arrivare così lontano nel torneo, anche in doppio. Mi ha dato, tipo, fiducia, credo. Anche in singolare. E mi ha regalato grandi emozioni. Un’emozione enorme perché ad esempio la medaglia d’oro alle Olimpiadi è stata un traguardo straordinario. Mi piace molto giocare il doppio. Penso che mi aiuti anche col singolare, per le volée e per il servizio. Penso che sia un ‘buon problema’ avere entrambe le cose da giocare. Quindi per il momento continuerà sicuramente a giocare ancora in doppio“.
Paolini non vuol porsi obiettivi specifici, dunque, ma si concentra sul suo livello: “Voglio rimanere con questo standard il più a lungo possibile. Migliorarmi per mantenere la continuità. L’anno scorso mi ha dato fiducia quello ottenuto, ma quest’anno è un nuovo anno e l’erba è sempre difficile. Come spiegavo prima l’obiettivo è focalizzarsi sul primo turno, pensare un match alla volta“.