Atletica, adesso è allarme 4×100 per l’Italia. Senza Patta serviranno soluzioni d’emergenza
Lorenzo Patta ha accusato un fastidio muscolare alla gamba destra mentre era in testa ai 100 metri: il velocista sardo era partito a razzo e a metà gara si trovava al comando della prova valida per gli Europei a squadre, ma all’improvviso si è stirato ed è giunto al traguardo al passo, per onor di firma e per portare a casa quantomeno un punto. Il probabile infortunio muscolare ai flessori della coscia destra ha complicato il tentativo dell’Italia di difendere la ex Coppa Europa alzata al cielo due anni fa, anche perché la criticità accusata dal Campione Olimpico della 4×100 a Tokyo 2020 si farà risentire sulla staffetta in programma sabato sera.
La situazione in casa Italia era già complicata alla vigilia dell’evento di Madrid con il forfait di Marcell Jacobs dopo la deludente uscita di Turku, l’operazione a cui si è sottoposta Matteo Melluzzo e la condizione poco brillante di Chituru Ali, fuori dal discorso convocazione. Si pensava dunque di affidare le curve alle certezze Fausto Desalu (pimpantissimo sui 200 metri nelle ultime settimane e convincente sui 100 a Roma) e a Lorenzo Patta, optando poi per Filippo Tortu in chiusura e Samuele Ceccarelli al lancio.
Ora le carte si dovranno mischiare nuovamente, anche perché non avrebbe senso rischiare Patta anche se il suo infortunio non si rivelasse grave. Le frecce a disposizione del DT Antonio La Torre sono però molto poche: bisognerà necessariamente buttare nella mischia Roberto Rigali, convincente in passato con la staffetta (argento ai Mondiali 2023 in prima frazione) ma quest’anno in difficoltà (10.44 a Roma e 10.27 ventoso a Savona).
L’altro staffettista di riserva è Filippo Randazzo, 29enne siciliano, finalista nel salto in lungo alle Olimpiadi di Tokyo 2020, che in questa stagione ha corso i 60 metri in 6.63 e ha faticato sui 100 metri, non andando oltre al 10.50 regolare dello Sprint Festival di Roma e al 10.38 ventoso (+3,6 m/s di brezza a favore) siglato a Savona. Ci sarebbe un’altra opzione, ma appare azzardata: Lorenzo Simonelli, che dovrebbe però scendere in pista un paio di ore dopo i suoi 110 ostacoli. Servirà una prestazione di cuore e provare a portare a casa il maggior numero di punti possibile per rimanere in corsa.