Federico Poggio a cuore aperto: “Nel 2024 la testa non mi ha sorretto. Mi sento smarrito, spero di uscirne”
Nuovo appuntamento con OA Focus, la rubrica di OA Sport dedicata agli atleti olimpici. Questa volta protagonista è un nuotatore: si tratta di Federico Poggio, semifinalista alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 rana e argento europeo nel 2022.
Le sue parole parlando dell’esperienza a Cinque Cerchi: “La qualificazione è arrivata in un momento in cui ho avuto diversi infortuni limitanti. All’epoca ero molto giovane e riuscivo a rimanere comunque spensierato. Non ero più di tanto sorpreso perché me lo sentivo, è arrivata al Settecolli di Roma. È stata proprio al centesimo. E lo stesso tempo l’ho nuotato alle Olimpiadi, quello che dovevo fare l’ho fatto”.
E ancora: “Il ricordo più importante è quando ho aperto la valigia di Armani con il kit a Cinque Cerchi. Quel ricordo te lo porti dietro per sempre. Mi ha molto impressionato la cultura giapponese. Non c’era il pubblico purtroppo. Sono contentissimo di averla vissuta”.
Sulla medaglia vinta a Roma agli Europei 2022: “Ricordo il boato del pubblico, tutti che cantavano l’inno dopo la vittoria di Niccolò. Ho quel ricordo impresso nella mente”.
Parlando del presente: “È stato un anno un po’ difficile, la scorsa estate ho fatto una pausa lunga perché avevo bisogno di resettare. Ho fatto fatica quando ho ricominciato a settembre, non ho più trovato le stesse sensazioni che mi hanno accompagnato per tutta la carriera e ancora oggi mi sento in difficoltà. Mi sento un pochino smarrito. Faccio ogni gara con l’obiettivo di sbloccarmi e ritrovare la sensazione sia pre che in gara. Sono un po’ in difficoltà. Spero che posso uscire all’improvviso da questa situazione. Non sono più giovanissimo, ma non sono neanche un atleta vecchio”.
L’importanza dell’aspetto mentale: “È fondamentale, fa tantissimo. Io sono arrivato l’anno scorso all’appuntamento della qualifica olimpica con una forma fisica ottima e la colpa la do alla testa che in quel momento mi ha abbandonato. La testa in alcuni casi ti dà più di quello che ti può dare il fisico”.