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Basket femminile, Europei 2025: Spagna e Belgio chiudono i gironi al comando

Ultima giornata dei gironi tutta da vivere, per certi versi, agli Europei femminili che hanno concluso la loro prima fase. Sono partite in sedici, continueranno in otto, altre otto lasciano il cammino, ora si va al Pireo per sei giorni che daranno a una il trionfo, a tre il podio e a cinque (a parte Germania e Cechia) il pass per le qualificazioni ai Mondiali.

GIRONE C (Brno, Cechia)

Belgio-Cechia 72-60

La Cechia lotta orgogliosamente per l’obiettivo primo posto, che avrebbe ampiamente scompaginato le carte in tavola nei quarti, ma alla fine è il Belgio a prenderselo con Emma Meesseman e Kyara Linskens che, quando contano, ci sono: 20 e 15 punti rispettivamente per due delle grandi superstar delle Cats, che confermano il loro ruolo di co-favorite per il titolo assoluto.

La Cechia male non parte e ha anche una grande capacità di far ricorso a tante realizzatrici, da Vorackova a Cechova passando per Reisingerova. Meesseman ci mette molto del suo per tenere il Belgio sul 17-17, poi l’equilibrio resta praticamente costante fino all’intervallo. Le ceche provano la fuga con Vorackova (29-33), ma giunge un parziale di 14-4 del Belgio che vale il 41-37 a metà gara. Linskens domina al rientro in campo fino al 55-38, e di lì è quasi tutto controllo belga.

TOP SCORER
BELGIO – Meesseman 20, Linskens 15, Lisowa Mbaka 13
CECHIA – Vorackova 11, Hamzova 8, Reisingerova e Cechova 6

Montenegro-Portogallo 49-63

Alla prima partecipazione arriva anche la prima, storica vittoria per il Portogallo agli Europei. Merito di una squadra che già in preparazione aveva fatto capire di non essere assolutamente la meno forte del lotto. Il tutto contro un Montenegro che aveva già fatto capire di esserci poco per qualità. Star della sera è Maria Bettencourt Correia con i suoi 15 punti.

Solo l’inizio di gara gode di un certo equilibrio, per quanto il Portogallo resti sempre un pochino avanti. L’unico vantaggio montenegrino è di Radonijc e Lekovic a metà secondo quarto, poi Filipe, Correia e Sofia da Silva siglano il 24-30 all’intervallo. Sempre Correia e da Silva, in compagnia di da Costa, spingono sull’acceleratore per quello che inizia a diventare un parziale infinito, fino al +18 lusitano (28-46). Il Montenegro prova la carta dell’orgoglio per rientrare fin sul -11, ma a quel punto entra in scena Rodrigues per placare tutti gli animi, mandare le compagne anche sul +20 prima del 49-63 finale.

TOP SCORER
MONTENEGRO – Jovanovic 13, Bigovic 8, Radonjic 7
PORTOGALLO – Correia 15, Filipe 13, S. da Silva 10

GIRONE D (Amburgo, Germania)

Svezia-Spagna 75-78 dts

Le iberiche corrono forse il più grande tra i pericoli, assieme a quello della Francia contro la Turchia, toccato alle big, ma alla fine riescono a portare a casa l’overtime anche perché Alba Torrens è in una giornata in cui, pur tirando male, mette 20 punti; 13 di Awa Fam. Non basta l’orgoglio da 21 di Klara Lundquist, che sfiora peraltro la tripla doppia (21-8-9).

Non che la gara abbia particolare sorpresa nell’essere tirata: del resto le svedesi devono vincere per sperare di potersi ancora qualificare, con una serie di combinazioni favorevoli anche a seconda del risultato. Primo quarto super di Torrens e Fam, rispondono Lundquist e Frida Eldebrink, ma dal 15-10 si va al 16-16. La Spagna riesce a salire sul +6 nel secondo periodo, poi tripla di Ayuso vicino alla sirena e 23-31 all’intervallo. Fontaine si carica le sue sulle spalle (34-35), ma è soprattutto Carrera a tenere le iberiche a distanza (42-50). Sembra più volte finita, più volte si riapre, a 1’24” dalla fine Carrera segna il 56-62, ma Fontaine, Halvarsson ed Eldebrink pareggiano in mezzo minuto. Due liberi di Torrens, altrettanti di Nystrom che però sbaglia il terzo sul fallo proprio della superstar iberica: overtime. A quel punto la tensione è massima fino all’ultimo libero di Ayuso (1/2), ma la Svezia non riesce a tirare e chiude qui la rassegna.

TOP SCORER
SVEZIA – Lundquist 14, Fontaine 17, Eldebrink 14
SPAGNA – Torrens 20, Fam 13, Ayuso 10

Gran Bretagna-Germania 67-80

Basta un quarto, il primo, a decidere (pur con qualche variazione sul tema) una sfida molto attesa all’Inselpark Arena, con tutto il pubblico tedesco accorso per l’ultima casalinga delle sue beniamine. I quarti di finale sono cosa fatta, al Pireo ci sarà forse l’accoppiamento più interessante di tutti, quello contro il Belgio. Frieda Buhner, 21 anni e tanta voglia di unirsi al gruppo forte già presente, protagonista principale.

Il colpo di mano lo lancia Geiselsoder nel quarto d’apertura: è lei a mettere la Germania sulla strada giusta. Henderson e Winterburn accorciano sull’8-12, ma a quel punto arriva uno 0-17 con Buhner e Fiebich attrici principali a spaccare in due il match. Nonostante una reazione britannica, le tedesche controllano e all’intervallo è 32-48. Al ritorno in campo ci prova Ashby ad accorciare (-10), poi Henderson, Fagbenle e Wilkinson fanno tremare Amburgo (48-53). Buhner e Bar fanno ripartire la Germania, Fiebich sulla sirena va per il 52-63, il vantaggio ritocca le 17 lunghezze e stavolta non viene più colmato.

TOP SCORER
GRAN BRETAGNA – Winterburn 18, Wilkinson 17, Fagbenle 11
GERMANIA – Buhner 17, Geiselsoder e Fiebich 14

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