Yeman Crippa: “Ormai sono un maratoneta. Non mi aspettavo la chiamata per i 5000 in Coppa Europa, ma c’è bisogno di me”
Yeman Crippa è stato ospite nell’ultima puntata di Run2U, trasmissione di approfondimento sull’atletica leggera visibile sul canale Youtube di OA Sport. Il 28enne trentino è diventato ormai uno dei fondisti italiani più forti di sempre a livello cronometrico e si appresta ad affrontare due tra gli eventi clou della stagione: i 5000 metri agli Europei a squadre di Madrid e soprattutto la Maratona dei Mondiali.
“Io sto bene. Ho ripreso ad allenarmi ormai da più di un mese in vista della Maratona dei Mondiali a Tokyo di metà settembre. Qui a Trento inizia a far caldo come in tutta Italia, infatti tra meno di due settimane è ora di salire in montagna in altura per preparare al meglio quest’obiettivo. Andrò a St.Moritz dal 30 giugno fino ai Mondiali, con una piccola pausa in mezzo, però diciamo che questi due mesi li passerò lì“, ha dichiarato il campione europeo in carica della mezza maratona.
Sulla convocazione per gli Europei a squadre di Madrid nei 5000: “C’è stata questa sorpresa che sinceramente neanch’io mi aspettavo, dopo due anni che non metto i chiodi e non faccio gare in pista. Comunque è una competizione che la Federazione mi aveva già accennato che avrebbero potuto aver bisogno di me. Avevamo come accordo che gli obiettivi di questa stagione erano la Coppa Europa, quindi i 10.000 oppure i 5000 di Madrid, e poi i Mondiali. Non pensavo però di correre questo 5000, perché comunque ci sono un sacco di atleti italiani che hanno corso abbastanza bene e credevo fosse il loro momento. Alla fine però la Federazione ha avuto bisogno di me, mi sono messo in gioco e ho accettato questa sfida, anche se arrivo con l’ultima gara in pista due anni fa. Con la Maratona certi ritmi si abbandonano, però è una nuova sfida e c’è da dare una mano alla maglia azzurra, quindi ci mettiamo i chiodi e proviamo a fare il meglio“.
Sull’ipotesi di tornare in futuro alle distanze più brevi: “Quando passi alla Maratona, più vai avanti e più diventi maratoneta. Capita ogni tanto di fare qualche gara più breve ma ovviamente non riesci più a rendere allo stesso livello di prima. L’idea è di rimanere sulla Maratona e continuare ad imparare, cercando di abituare sempre di più il mio fisico a correre spendendo meno diventando così una maratoneta a tutti gli effetti. In questo processo devi quasi dimenticare le distanze più corte, facendole magari solo ogni tanto ma senza aspettarsi grandi tempi. La corsa campestre forse è quella che mi può ancora far divertire e se c’è occasione sicuramente la faccio volentieri, se è lontana dalla Maratona“.
Sulla grande delusione per il ritiro dalla Maratona di Londra: “La preparazione era stata molto bella ed emozionante, perché sapevo di gareggiare con i più forti al mondo in una gara veramente stellare, essendo una delle Major più ambite e partecipate a livello di atleti élite. Quel giorno in gara fino alla mezza mi sentivo bene, stavo correndo in equilibrio, poi dal 23° chilometro in poi non so cosa mi sia successo. Prima sono rimasto da solo, poi il mio fisico ha iniziato a non tenere più quei ritmi e piano piano è stato un progressivo rallentamento fino a pensare che non aveva più senso continuare a quel passo. È stata una scelta molto difficile, ma ho valutato in quel momento che era giusto fermarmi. Poi magari te ne penti, ma la decisione che prendi a volte non è neanche troppo razionale. Non stavo correndo i tempi che volevo, i primi erano molto avanti e dietro non vedevo nessuno che mi potesse aiutare. Forse è meglio che sia successo a Londra e non ai Mondiali, ma la delusione è stata tantissima perché ci tenevo molto“.
Questo e molto altro nella video intervista integrale a Yeman Crippa, nell’ultima puntata di Run2U.