Ciclismo: il giovane francese Paul Seixas non sarà al Tour de France. “Potrebbe rovinare la crescita”
Ormai il ciclismo non ha più età. Lo stiamo notando soprattutto nelle ultime stagioni: la categoria under 23 spesso e volentieri viene completamente saltata da diversi corridori che passano direttamente professionisti e si lanciano tra i grandi senza troppe difficoltà.
Tra questi l’ultimo nome è quello di Paul Seixas. Campione del mondo junior a cronometro, il transalpino a soli 18 anni è passato professionista con la Decathlon AG2R La Mondiale Team e non sono mancati già i piazzamenti di lusso (top-10 in un Delfinato ricco di grandi stelle).
La preparazione sembrava indicata per partecipare già al prossimo Tour de France, ma non sarà così. A spiegarlo Jean-Baptiste Quiclet, responsabile delle prestazioni in casa Decathlon Ag2R La Mondiale, a L’Equipe: “Solo l’anno scorso Paul faceva gare Juniores e non andava oltre i 120 chilometri al giorno. In termini di carico e di intensità ci sono questioni prioritarie da affrontare prima di prendere il via di un Grande Giro. Il Tour è la corsa più intensa e dura al mondo e se Paul dovesse andarci avrebbe un incremento del carico di lavoro del 15-20 per cento nell’arco di un mese. Fisiologicamente, questo potrebbe portarlo a un punto di rottura“.
E prosegue: “Seixas è sicuramente un grande talento e per questo potrebbe anche affrontare il Tour senza alcun problema, ma bisogna considerare anche la possibilità che si ritrovi a fare i conti con un periodo di sovraccarico, sia da gara che da allenamento. Se andasse in difficoltà per questo, la cosa potrebbe anche condizionare la sua crescita. Costruire la giusta condizione per andare al Tour de France è un percorso che va affrontato passo dopo passo”.