Errani/Paolini colpiscono anche in rimonta: è semifinale a Berlino
Sara Errani e Jasmine Paolini si guadagnano l’accesso alla semifinale del WTA 500 di Berlino. Nella capitale tedesca le azzurre sconfiggono per 5-7 61 [10-6] al match tie-break il duo americano composto da Ashlyn Krueger e Jessica Pegula. E adesso il tabellone propone una semifinale-rivincita, perché dall’altra parte della rete ci saranno Paula Badosa e Ons Jabeur, con la tunisina che aveva battuto la toscana in singolare ieri e la spagnola che sta cercando di ritrovare una sua dimensione anche nella specialità.
Il primo set inizia apparentemente bene per il duo azzurro, con Paolini che si nota in condizione decisamente di maggior rilievo rispetto a quanto visto nel match di singolare con Jabeur (per, va detto, tutta una serie di ragioni non riassumibili). Va detto che sia Sara che Jasmine devono soffrire, tra uno 0-30 e un deciding point, poi però arriva il 4-1 abbastanza rapido a favore delle due azzurre, con Krueger che di errori ne commette non pochi. D’improvviso, però, un po’ per sfortune (due deciding point che girano male), un po’ perché sale Krueger accanto a Pegula, che rimane il perno della coppia, e da quel 4-1 il punteggio diventa 5-7.
Dopo questo momento di estremo sforzo per rimettere in piedi e poi portare a casa il parziale, le due americane finiscono inevitabilmente per calare e subire la maggior qualità di gioco delle italiane. Queste, per converso, tendono anche a sbagliare molto di meno, con Errani che si esibisce anche in alcune delle sue tipiche prodezze da doppista di classe assoluta tra lob, rovesci e volée ben piazzate. Il break arriva subito, e porta sul 3-1, e di lì le azzurre non si voltano più indietro per andare sul 6-1.
Naturale seguito è il match tie-break, nel quale le azzurre non rischiano mai davvero anche se un errore di Paolini fa sì che dal 3-1 si vada sul 3-3. Jasmine è comunque il più delle volte attenta, specie con la prima: il vantaggio torna a essere consistente e non viene più mollato fino al definitivo 10-6. Il tutto per un risultato che consolida le due azzurre quali prime della Race e ne mantiene vive le speranze di giungere al quinto posto in coabitazione della classifica assoluta (c’è la canadese Gabriela Dabrowski davanti da superare).