Referendum 8 e 9 giugno 2025: guida al voto per le persone disabili
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 si vota per il Referendum abrogativo su lavoro e cittadinanza (qui tutte le informazioni sui quesiti referendari), e ciò coinvolgerà anche le persone con disabilità.
In linea generale ogni Comune deve garantire agli elettori disabili alcune disposizioni per poter esercitare pienamente il proprio diritto di voto, come il voto assistito, i seggi elettorali accessibili, il voto a domicilio e il trasporto organizzato e gratuito.
E lo possono fare attraverso proprie indicazioni in materia: per avere maggiori informazioni sulla sezione del vostro Comune, vi consigliamo di consultare il vostro comune di riferimento. Qui invece vedremo le disposizioni generali che ogni Comune deve rispettare durante le elezioni e le consultazioni referendarie.
Referendum, seggi accessibili per le persone con disabilità
Come spiega il Ministero degli Interni, ogni sezione del Comune deve garantire la piena accessibilità e l’assenza di barriere architettoniche per le persone con disabilità non deambulanti – quando presentano una carrozzina o fanno uso di stampelle.
In particolare, la sezione deve predisporre una cabina dedicata con apposito simbolo affisso, un piano di scrittura con altezza di circa 80 centimetri e una larghezza adeguata ad accogliere le carrozzina.
Inoltre, così come accade durante le elezioni, i manifesti contenenti i cinque quesiti referendari devono essere affissi a un’altezza che permetta agli elettori disabili di leggere correttamente e agevolmente. Tutte queste disposizioni sono necessarie per garantire alla persona con disabilità di votare in assoluta accessibilità e segretezza.
Trasporto organizzato in occasione del Referendum dell’8 e 9 giugno 2025
In base a quanto disciplinato dall’articolo 29 della Legge 104 del 1992, ogni Comune deve organizzare un servizio gratuito di trasporto per facilitare le persone con disabilità, principalmente non autosufficienti, al raggiungimento del seggio elettorale, anche in occasione del Referendum.
Come funziona il voto assistito al Referendum
In base a quanto previsto dal DPR numero 361 del 1957, alcune persone con disabilità che hanno bisogno di assistenza possono usufruire del diritto di voto assistito in occasione del Referendum. Generalmente in questo gruppo rientrano le persone amputate agli arti superiori, le persone cieche, chi presenta paralisi o impedimento di simile gravità.
Il DPR prevede che questi elettori possono essere assistiti da un elettore presente nella propria famiglia oppure da un altro scelto volontariamente come accompagnatore. Una legge successiva, quella numero 17 del 2003, ha specificato che non è necessario che tale accompagnatore sia iscritto alla stessa lista elettorale del comune a cui appartiene l’elettore con disabilità.
Al fine di ottenere questo diritto, la persona con disabilità deve presentare la richiesta al proprio Comune, allegando il verbale di invalidità/cecità, così da ottenere l’annotazione del voto assistito sulla propria tessera elettorale. Inoltre il ruolo di accompagnatore non può essere rivolto dalla stessa persona per più elettori disabili.
Voto a domicilio per il Referendum
Anche per il Referendum dell’8 e 9 giugno 2025 è possibile usufruire del voto a domicilio, grazie a quanto disposto dalla legge n.22/2006 aggiornata dalla legge n.46/2009.
Nel dettaglio, le persone che presentano gravi disabilità o condizioni di salute che non consentono di allontanarsi dalla propria casa, possono richiedere di esercitare il proprio diritto di voto direttamente dalla propria abitazione. Dunque non rientrano solo elettori con disabilità, ma anche:
- gli elettori con gravissima infermità tale che risulta impossibile spostarsi dalla propria abitazione (devono essere considerati “intrasportabili”);
- gli elettori con grave infermità in condizione di dipendenza vitale e continuativa da macchinari o apparecchiature elettromedicali tali da non potersi allontanare dalla propria abitazione.
Questo diritto deve però essere richiesto con largo anticipo, ben 45 giorni prima della data della consultazione o del referendum in questione.
Voto per persone con disabilità non visibile
Chi invece presenta una disabilità “invisibile”, cioè non evidente, per richiedere alcuni di questi diritti deve richiedere un documento all’ASL in cui certifica di essere una persona con una condizione che gli impedisce di esprimere il voto autonomamente. Per cui, ad esempio, può richiedere il voto assistito, e quindi l’aiuto di un accompagnatore.
Documenti degli elettori con disabilità al Referendum 2025
In soldoni, gli elettori con disabilità aventi diritto di voto possono partecipare alle consultazione referendarie previste per domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 portando con sé:
- documento d’identità
- tessera elettorale
- eventuale certificazione che attesti la richiesta di voto assistito
- eventuale certificato medico che attesti l’impossibilità di poter votare autonomamente.
The post Referendum 8 e 9 giugno 2025: guida al voto per le persone disabili appeared first on Ability Channel.