Monaco avvisa Musetti: “Con Rune mi ha fatto godere. Ma Tiafoe potrebbe dargli dei problemi”
Guido Monaco ha commentato la bella vittoria di Lorenzo Musetti al Roland Garros in occasione dell’ultima puntata di TennisMania, rubrica di approfondimento incentrata sullo Slam parigino in onda ogni giorno sul canale YouTube di OA Sport curata da Dario Puppo, Massimiliano Ambesi e lo stesso Monaco.
Il giornalista nello specifico ha parlato di “goduria tennistica” nel vedere il giocatore italiano battere il competitivo Holger Rune: “Ho avuto una goduria tennistica: c’erano tanti ingredienti. Velocità di palla, smorzata, tocco. Ecco forse Lorenzo potrebbe fare qualche volée in più. Con quel dritto pesantissimo, le slice di rovescio rischia di dover provare la voléè in magari momenti delicati e di non essere performante. Io avevo detto che arrivava alle ATP Finals in ciabatte, senza consideraere che con Tiafoe partirà da favorito, ma non diamo nulla per scontato. E’ un giocatore in missione, io sono rimasto molto colpito quando ha vinto il primo set che poteva vincere molto più nettamente perché se l’è complicato: mi ha ricordato quanto fatto da Paolini, infatti avevo dei brutti presagi perché giocava meglio, era superiore, però poi faceva rientrare l’avversario, non sfruttava delle occasioni. Quando ha vinto il terzo ha fatto questo gesto di dire ‘sto qui’, ‘stiamo qui’, con una cattiveria, una determinazione agonistica che mi ha lasciato molto tranquillo per il prosieguo della partita. Poi Rune nel secondo set ha alzato ulteriormente il livello, la spinta, ha tirato tutto ed è riuscito a mettere in pratica“
Monaco ha proseguito: “In parte possono averlo aiutato questi lob che ricadevano a un palmo dalla riga: gli facevano ripartire lo scambio, costringevano Rune a giocare degli smash a rimbalzo: gli ha complicato la vita perché poi a un certo punto tu tiri, tiri, tiri, e ti ritorna sempre la palla perché la fase difensiva di Lorenzo è stata molto importante; poi è venuto fuori come al solito; ed essere venuto fuori con margine contro contro Rune che comunque era una buona versione è importante. poi Rune, l’abbiamo detto, non è ancora chissà chi, non sappiamo se sarà mai un giocatore con continuità, soprattutto sotto controllo a livello nervoso. Ma rimane competitivo. Lorenzo è un mese e mezzo che gioca partite su partite, sempre molto stressanti, sempre molto rocambolesche. Anche a livello di energie nervose, stiamo attenti perché ha fatto un salto di qualità pazzesco, i suoi incontri sono dispendiosi. Cioè, lui il 6-2 6-2 6-2 non lo dà mai a nessuno, senza arrivare al 6-0, 6-1, 6-2, che veramente ovviamente è riservato ovviamente solo a quell’alieno che che è sceso sulla terra. Il fatto che lui sia nei quarti con buone chance di andare in semifinale anche qui spero che lo sancisca definitivamente. Anche se lui si sente sempre sotto esame, e fino a che sotto pressione performa così, va anche bene. Si è preso più rischi col dritto, ha cercato di di abbreviare un po’ questi scambi perché chiaramente sul lungo l’altro ti faceva ripartire da capo due o tre volte, ha messo ancora più aggressività nel secondo set, però prendendosi dei rischi esagerati, ma è stato un set comunque equilibrato. Rune era centrato, ha fatto delle cose notevolissime”.
Monaco si è poi concentrato sull’atteggiamento del nordico, solito a contestare tutte le chiamate e ad essere non poco polemico: “Non esiste una descrizione migliore, questo è il mio ideale di giocatore, chie sia Rune o un altro. Stavolta però anzi non ha fatto troppe polemiche, non è certo il modello di fairplay o presunto fairplay che certi educandi vorrebbero, ma sta facendo un percorso per limare questo aspetto”.
Il giornalista di Eurosport si è poi concentrato sulla partita di Jasmine Paolini, sconfitta in modo rocambolesco da Elina Svitolina: “Stava giocando benissimo, secondo me sui livelli della finale di Roma per gran parte della partita. Nel primo set, sul 4-2, palla del 5-2, sbaglia un rovescio a campo aperto e complica un set che poi vince lo stesso. Lì però ha dato un segnale a Svitolina di poterci credere. Le è mancato qualcosa nel momento cruciale del secondo, forse ci voleva qualche variazione, la sua palla buttava sempre indietro, allontavana constantemente Svitolina. Ci sono stati errori nel tie-break e forse nei match point è mancato coraggio. Stendo un velo pietoso sulle domande a lei poste in conferenza stampa, alcune incomprensibili vista la situazione. Il tabellone femminile non ha comunque tradito le attese con partite di buon livello anche tra Sabalenka e Anisimova o tra Samsonava e Zheng. Questo mi fa fare una riflessione: Jasmine è un fenomeno perché checché se ne dica, il tennis femminile ha subito un’evoluzione pazzesca. Ieri avevamo sei ragazze fisicamente, strutturalmente fortissime, con dei servizi veramente di livello altissimo e lei sta battagliando con queste qui. A volte è anche superiore, bisogna dare grande merito a Jasmine. Secondo me fa molto male questa sconfitta perché è vero, con Swiatek sarebbe stata dura, ma Jasmine sta giocando meglio dell’anno scorso, mentre la polacca non è quella dello scorso anno”.
Non è mancata anche una lode a Ben Shelton, ieri uscito con onore dall’incontro con Carlos Alcaraz: “Merita tutto il credito del mondo che non gli abbiamo dato, forse anche un po’ sbagliando noi. Stiamo sottolineando la sua crescita, però forse qualcosa non ci convince o forse sulla terra comunque ci aspettavamo qualcosina in più. In realtà questo ragazzo sta facendo il suo percorso e la partita di ieri segna un un passaggio molto importante anche nella sua consapevolezza di poter essere competitivo su questi campi: mettere in difficoltà Alcaraz non è scontato. Un Carlos comunque di nuovo centrato che non non ha avuto particolari passaggi a vuoto, ha giocato anche molto bene. È stato un segnale importantissimo ed è stata al momento la partita del torneo, credo, a livello di spettacolo. Insomma, Musetti-Rune non è stata così da meno, però probabilmente quella di Alcaraz e Shelton ha avuto ha avuto ancora qualcosa in più”.
Il prossimo avversario di Lorenzo Musetti, Frances Tiafoe, sembra abbordabile: “Ha la caratteristica di giocare vicino al campo, potrebbe essere un problema per Musetti. Con un ragazzo che risponde da così vicino è ovvio che è importante avere le prime. Tiafoe ha un bel rovescio, mentre di dritto ha avuto nel corso della carriera problemi anche abbastanza simili a livello biomeccanici rispetto a quelli di di Lorenzo Li ha migliorati, però diciamo che il dritto di Musetti è secondo me più forte e anche più adatto a a alla terra battuta;. è un giocatore che comunque sa venire avanti a tocco, insomma è abbastanza a tutto campo, non ha un servizio devastante, anche se sta rendendo molto bene”.
Il telecronista ha poi sottolineato il suo pensiero su Lehecka, eliminato in modo devastante da Sinner, a suo modo non soltanto per la superiorità assoluta dell’altoatesino: “Sono andato a vedere i dati. Nessuno in 116 partite, che sono quelle giocate fino a questo momento, ha raccolto in totale meno di sei game. Lehecka tre. Ovviamente non c’entra niente con Siinner che è un fenomeno. Noi avevamo presentato la partita con attesa e anche con leggero timore. Questo significa che se il responso è stato questo, allora qualcosa è mancato anche da parte sua. Questo è un giocatore in teoria in rampa di lancio che deve andare con Sinner e provare a creargli dei problemi, invece fa la comparsa, ma si potrà si potrà dire che è stato un fantasma? Si potrà dire che è stato un fantasma senza che nessun fanatico di Sinner si senta offeso? Abbiamo visto giocatori giocare contro Alcaraz al meglio e stare lì e crearsi l’occasione, perché il tre su cinque te la dà sempre l’occasione. Lui nel terzo, quando c’era probabilmente l’occasione di provare a fare più partita, è sparito dal campo tale quale. Il problema è che quando ti permetti di dire qualcosa anche solo lontanamente che riguarda la partita di Sinner, saltano fuori di nuovo i fanatici. La mia critica non è mai stata Jannik, bensì Lehecka. Shelton, che sembrava la vittima sacrificale, si è sporcato le mani per tre ore ed un quarto, ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, questo non ha fatto neanche la doccia a fine partita. Ha vinto sei game, e dovrebbe avere un futuro in top 10. Quando sei allo stremo si provano tutte, quando sei sovrastato provi qualsiasi malizia, lo fanno tutti, vedi Stefanos Tsitsipas o Djokovic, Sinner non lo fa perché ha un’altra personalità. Ma lo fanno anche nel calcio perdendo tempo sul finale, nel baket chiamando un time out. Quando la partita ti travolge, devi prendere delle contromisure. Fa parte del pacchetti di un atleta avere anche l’esperienza di questo tipo”.
E a proposito di Sinner, Monaco ha preferito guardare avanti, ovvero all’eventuale quarto di finale con Draper: “Il match con Rublev può essere d’aiuto. Sarà una partita dove comunque colpirà molte molte palle a un buon ritmo. Questo gli potrà dare ulteriore, come dire, sicurezza nei colpi, perché comunque Rublev è una macchina lanciapalle leggermente depotenziata in questo momento. Guardando il tabellone forse hai un po’ più paura di Draper che del vincente di Djokovic e Zverev. Se il livello di Sinner è quello del che abbiamo visto l’altro giorno, non è certo Rublev a potergli dare fastidio“
Il giornalista ha poi raccontato un aneddoto su Aleksandr Bublik, sfidante di Draper: “Era scivolato indietro perché aveva alzato la le aspettative, quindi il suo allenatore gli ha consigliato di fare una vacanza a Las Vegas, quando è tornato ha liberato un po’ la testa, ha ricominciato a giocare bene, a vincere partite. Ultimamente ne ha vinte tante, il Challenger di Torino, ha giocato bene a Madrid e qui si trova ottavi, quindi credo che arrivi davvero molto leggero e molto anche pericoloso a questa partita. Poi la solidità di Draper dovrebbe prevalere nel tre su cinque, però sicuramente ti fa giocare una partita molto molto strana, molto atipica, molto con poco ritmo”. Tre su cinque credo che sia un alleato anche di Alexander Zverev che ha speso anche molto meno di Tallon Griekspoor, anche se quest’ultimo lo può mettere in difficoltà. E’ una bella occasione. Tra Norrie e Djokovic potrà essere un test di durata fisica, perché comunque Norrie non dovrebbe avere le armi per dare fastidio, però è un giocatore che può stare lì 3-4 ore con un rendimento molto costante e se Doković ha quelle piccole crepe che ho intravisto nei turni precedenti in termini di resistenza potrebbe essere un problema. Sono curioso anche di vedere come interpreta la partita perché se inizi a palleggiare con Norrie non finisci più, quindi lui sicuramente giocherà un match aggressivo usando anche tanto la smorzata: però se si allungano un po’ i tempi sono curioso di vedere effettivamente quanta benzina abbia nel serbatoio Djokovic. E’ vero che nel tabellone sono saltate alcune teste di serie, ma comunque non erano pericolose sulla terra. Al momento Nole ha avuto un tabellone facile. Ho letto addirittura che qualcuno crede che i tabelloni siano truccati“.
Infine Monaco ha chiosato dando una notizia su Alessandro Passaro: “Già si intuiva dal periodo di Roma, ma adesso Giacomo Naldi collabora ufficialmente con Francesco Passaro“.