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Isaac Del Toro: “Posso vincere un Grande Giro. Ho corso alla grande e in modo intelligente”

Isaac Del Toro ha chiuso in seconda posizione il Giro d’Italia 2025. Un risultato strepitoso se si pensa alle aspettative della vigilia, con il capitano designato della UAE Emirates che rispondeva al nome di Juan Ayuso, ma molto deludente in base all’andamento della Corsa Rosa e soprattutto alla situazione in classifica generale prima della tappa decisiva di ieri.

Il messicano si era presentato infatti all’ultimo vero capitolo della sfida tra i big indossando la maglia rosa con un vantaggio di 43″ sull’ecuadoriano Richard Carapaz e di 1’21” sul britannico Simon Yates. “All’inizio Carapaz voleva far scoppiare tutti e io ho semplicemente seguito. Ad un certo punto non è più riuscito a tenere quel ritmo e Simon Yates si è riavvicinato. Io conosco Simon, so che ha un sacco di esperienza e che è capace di tenere un gran ritmo. Sapevo di poter rimanere con loro, ma dovevo marcare Carapaz perché era quello più vicino in classifica. Quando Simon Yates ha attaccato, Richard che era secondo doveva seguirlo per tenere la posizione. Io avevo 1’20” su Simon, quindi potevo permettermi di lasciarlo andare“, racconta Del Toro.

Ad un certo punto ho detto a Richard che quello era il momento per andare a riprendere Yates, ma che io non avrei lavorato da solo per poi farmi superare sulla salita finale. Mi ha risposto che non avrebbe collaborato perché io non lo avevo aiutato in precedenza. A quel punto ho deciso che, se dovevo perdere la maglia rosa, non avrei mai voluto perdere il 2° posto“, dichiara il corridore centramericano a proposito della scalata al Colle delle Finestre in cui ha perso il Giro in favore di Yates.

Non ho voluto andare subito a tutta e seguire tutti gli attacchi, perché sapevo che era una salita di un’ora e non aveva senso arrivare a 1000 watt per poi piantarmi. Sapevo che sarebbe andata così ed è il motivo per cui perdevo qualche metro sugli attacchi e poi rientravo. Ho corso semplicemente nel modo che ho reputato più intelligente. In cima alla salita il distacco era di circa 2 minuti e ho cominciato a fare la discesa forte, poi ho tirato per un pezzo di valle e quando gli ho chiesto il cambio mi ha detto di no. A quel punto non potevo farlo rientrare ad 1′ da Simon Yates per farlo attaccare e fargli vincere il Giro. Tutti si sono giocati le loro carte. La Visma Lease a Bike ha fatto molto bene, noi ci abbiamo provato, ma non si può sempre vincere“, il commento del giovane talento della UAE Emirates.

Sul bilancio finale del suo Giro d’Italia:Con tutto il rispetto che ho dei miei colleghi, se vado a vedere tutte le tappe e analizzo tutte le mie prestazioni individuali, inizio a credere di poter davvero vincere un Grande Giro. Credo di aver corso alla grande ed in modo molto intelligente. Fatico ancora a credere a quello che ho fatto e ringrazio anche la squadra per il supporto“.

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