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Valentina Trapletti: “La 21 km non ha molto senso. Se la marcia diventa come la corsa, è un problema enorme”

Valentina Trapletti ha scelto il ‘Trofeo Ugo Frigerio 2025’ di Bovisio-Masciago (MB) per effettuare la sua gara d’esordio stagionale dopo un fastidioso infortunio che l’aveva tenuta lontana dalle gare negli ultimi mesi. La 39enne milanese è vice-campionessa europea in carica nella 20 chilometri, ma la sua impresa più grande resta il clamoroso titolo mondiale nella staffetta a coppie miste del 2024 ad Antalya insieme a Francesco Fortunato.

Ho avuto un problema che mi ha tenuto ai box da fine novembre, quindi sono un po’ in ripresa e questa è la prima gara dell’anno. Sono molto felice di esserci, avevo promesso che ci sarei stata quindi gareggerò perché ci tengo tanto a partecipare al Frigerio, un trofeo con il quale sono cresciuta sin da quando ero una ragazzina“, dichiara la veterana lombarda.

Sull’oro iridato di un anno fa ad Antalya: “È stata un’emozione davvero incredibile. È molto difficile descrivere quello che si prova in una gara, però quando Fortunato mi ha dato il cambio in quinta/sesta posizione c’era la possibilità di arrivare a podio e ci ho creduto senza illudermi ma provandoci fino alla fine. Poi quando ero terza ho pensato che l’appetito vien mangiando, quindi perché non provare a prendere la giapponese che era seconda? Sono riuscita a raggiungerla, poi contemporaneamente avevano messo in pit-lane la brasiliana che era prima quindi mi sono ritrovata davanti. È stata un’emozione indescrivibile, sono stati 10 chilometri che sono volati. È stato qualcosa di magico“.

Sulle sue prospettive dopo l’introduzione delle nuove distanze: “Sarei più orientata verso la 21, nel senso che ho sempre fatto la 20 chilometri e quindi è praticamente la stessa cosa. Non nego che mi piacerebbe provare la 42, però non lo so. Adesso vediamo step by step, perché mi sembra che l’anno prossimo agli Europei ed in Coppa del Mondo ci saranno ancora la 20 e la 35, ma nella marcia è tutto in divenire e non c’è nulla di scontato. Siamo sempre pronti ad adattarci“.

Sui recenti cambiamenti di format per la marcia: “Non sembra sensatissimo, nel senso che la distanza è sempre stata 20 chilometri. Farne 21 solo per chiamarla mezza maratona non ha tutto questo senso, inoltre il problema è che tanta gente confonde la marcia con la maratona. È un problema che esiste da sempre, quindi andare a gareggiare sulla distanza della maratona e nella mezza va a creare ancor più confusione. Sono delle prove che stanno facendo. Non sappiamo quello che succederà, ma a noi piacciono le sfide e ci adattiamo, altrimenti non faremmo questa disciplina“.

Non posso nascondere che il problema delle giurie sia reale. Non voglio fare polemica, però è un problema grande che in effetti ultimamente sta creando danno alla disciplina a livello di visibilità. Se la marcia diventa troppo simile alla corsa, questo diventa un problema enorme“, conclude Trapletti ai microfoni di OA Sport.

VIDEO INTERVISTA VALENTINA TRAPLETTI

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