Internazionali d’Italia 2025: Musetti per la semifinale, in campo anche Errani/Paolini
Giornata inevitabilmente ad altissimo tasso italiano, quella che va in scena oggi al Foro Italico di Roma. Ma ci sarà ancora da difendersi da possibili acquazzoni, del tipo di quelli che hanno messo in ginocchio la giornata di ieri costringendo al rinvio a oggi del match tra lo spagnolo Jaume Munar e il norvegese Casper Ruud (fatto, questo, che sembra destinato a portare Jannik Sinner in sessione serale giovedì per forza di cose).
Lorenzo Musetti cercherà l’ingresso in semifinale per la prima volta nella Capitale, dove finora non era mai riuscito a offrire il livello di tennis desiderato. Stavolta, però, è la continuazione di Montecarlo e Madrid che continua a trascinarlo avanti. La sfida è di quelle difficili, con il tedesco Alexander Zverev, con il quale ha però un paio di precedenti positivi. O meglio: quando lo ha affrontato completando il match, lo ha sempre battuto: a Parigi, nei quarti di finale delle Olimpiadi giocati sul Court Suzanne Lenglen, e poi a Vienna, a livello di ATP 500, nei quarti, ma stavolta sul veloce indoor, situazione che in teoria favorirebbe l’ex vincitore nella Capitale. Potrebbe essere una delle partite del torneo, anche in virtù del fatto che entrambi arrivano all’appuntamento senz’aver perso alcun set. E, naturalmente, con tutta la differenza dei loro stili di gioco, tra la potenza (quando necessaria) dell’uno e la variabilità dell’altro.
La sfida correlata sarà quella tra Jack Draper e Carlos Alcaraz. Per lo spagnolo è voglia di rivincita rispetto alla semifinale di Indian Wells, dove il britannico s’impose per 6-1 0-6 6-4 riducendo lo svantaggio negli scontri diretti, che attualmente dice 3-2 per il murciano (anche se in due delle occasioni Draper non ha portato a termine l’incontro). Resta il dilemma di come siano ora le cose per Alcaraz, che ieri ha ceduto un set a Khachanov ed è ricascato nelle sue contraddizioni, mentre il londinese ci ha messo un set per carburare prima di chiudere l’avventura romana del francese Corentin Moutet.
In campo femminile è supersfida tra Coco Gauff e Mirra Andreeva: fino ad ora è sempre stato un po’ tutto a senso unico, nel senso che l’americana ha sempre battuto la russa, e quel 3-0 nei confronti comprende anche il quarto di finale di Madrid vinto per 7-5 6-1. Alla prova dei fatti parliamo del quarto migliore possibile, così come è il quarto migliore possibile nella parte ancora più alta quello tra Aryna Sabalenka e Qinwen Zheng. La bielorussa contro l’americana Sofia Kenin ha rischiato non poco, e anche con l’ucraina Marta Kostyuk le cose non sono state tanto scontate. La cinese ancora deve perdere un set, ma soprattutto deve sfatare il tabù della numero 1 del mondo, con la quale non ha mai vinto e neppure ha mai disputato un tie-break su sei confronti, oltre a non aver mai conquistato un parziale.
Sui campi esterni rimangono parecchi doppi, e senza dubbio quello di maggior prestigio è legato a Sara Errani e Jasmine Paolini, che sul Grandstand se la giocheranno contro Gauff e la filippina Alexandra Eala per andare a ripetere la semifinale (che poi si trasformò in titolo) conquistata un anno fa. La coppia Gauff/Eala è l’ormai notorietà coniugata con la novità delle ultime settimane di circuito WTA, ma un’abitudine non eccessiva a giocare assieme potrebbe dare una mano al duo azzurro. Certo è che con Gauff parliamo di una che, quanto a finali Slam giocate e anche vinte in specialità, sa come fare. Sul Grandstand anche la curiosità per Federico Bondioli e Carlo Alberto Caniato, i 2005 che hanno sconfitto Bolelli e Vavassori, attesi da due validi specialisti come i francesi Sadio Doumbia e Fabien Reboul. Infine c’è ancora Matteo Arnaldi assieme all’australiano Alexei Popyrin contro gli alternate Guido Andreozzi (Argentina) e Theo Arribage (Francia).