Tardozzi tende una mano a Bagnaia: “Dobbiamo aiutarlo, non può avere disimparato a guidare”
Non si era così abituati a non vedere una Ducati sul gradino più alto. Il tutto si è verificato nel GP di Francia, sesto appuntamento del Mondiale 2025 di MotoGP. Una gara folle a Le Mans, condizionata dalla presenza a intermittenza della pioggia che ha causato non pochi disagi ai piloti e ai team, oltre che alla Direzione Gara.
La vittoria è andata alla Honda del francese Johann Zarco, regalando il successo alla Casa di Tokyo dopo l’ultima nel 2023 ad Austin firmata dallo spagnolo Alex Rins. Interrotta a 22 la striscia di vittorie della Rossa, dunque, ma rafforzata comunque la propria leadership nelle varie classifiche di questo campionato. A questo proposito, nella graduatoria dei piloti, Marc Marquez ha rafforzato la sua posizione di leader, approfittando delle cadute del fratello Alex e di Francesco Bagnaia e accontentandosi della seconda piazza.
Un agire razionale, particolarmente apprezzato dal Team Manager della Ducati, Davide Tardozzi: “Credo che Marc abbia fatto una gara veramente intelligente. Abbiamo parlato in settimana di alcune cose e credo che oggi le abbia messe in pratica. Chiaramente, prendersi dei rischi per cercare di vincere la gara, quando aveva un distacco importante da Zarco, sarebbe stata una cosa non furba ed essendo Marquez un ragazzo furbo ha portato a casa il massimo“, ha dichiarato Tardozzi ai microfoni di Sky Sport.
Se da un lato del box ci può essere soddisfazione, dall’altro è l’esatto contrario. Un week end disastroso per Bagnaia, con due cadute e zero punti all’attivo: “L’obiettivo della squadra, degli ingegneri, di Gigi Dall’Igna e di tutti i ragazzi è quello di aiutare Pecco perché sappiamo il suo valore. Anche noi siamo stupiti di non essere ancora riusciti a dargli quello che gli serve, perché Pecco è stato il protagonista degli ultimi quattro anni e non può essere che si sia dimenticato come andare in moto, questo ci è ovvio. Dobbiamo assolutamente aiutare Pecco a tornare a lottare per la vittoria, lo faremo a 360 gradi, la componente psicologica è importantissima quando sei un pilota di MotoGP, specialmente se sei un pilota vincente di MotoGP“.