MotoGP. I Marquez, Bagnaia e Quartararo saranno il quartetto d’archi che delizierà Le Mans?
Il Gran Premio di Francia, sesto atto del Mondiale MotoGP 2025, si correrà tra sabato 10 e domenica 11 maggio. Si riparte dopo quanto accaduto a Jerez de la Frontera, dove Alex Marquez ha ottenuto la prima vittoria della carriera, Fabio Quartararo è tornato in auge, Marc Marquez e Francesco Bagnaia sono rimasti delusi.
I quattro uomini citati rappresentano il “quartetto d’archi” atteso a Le Mans, per ragioni e con ambizioni differenti. Doveroso cominciare dallo spagnolo del Team Gresini. Il ventottenne di Cervera è l’inaspettato battistrada in classifica generale, comandata con 1 punto sul fratello Marc e 20 su Pecco.
Alex sta disputando una stagione granitica, ma è veramente difficile considerarlo un serio pretendente al titolo. Vuoi perché guida una moto meno evoluta (ed evolvibile), vuoi perché gli altri hanno un talento superiore. Eppure, per adesso, è lì davanti a tutti. Nel suo caso, l’obiettivo è quello di proseguire sulla falsariga tenuta sinora, sfruttando le mancanze altrui.
Il maggiore dei fratelli Marquez è indiscutibilmente il centauro più performante del 2025, ma la solidità di rendimento di Alex e un paio di scivoloni gli impediscono di essere dove dovrebbe essere: in testa al Mondiale. Se non lo è, il demerito è suo, sia chiaro. Chiaramente Marc ambirà ad affermare il suo ruolo di numero 1 indiscusso, anche per tenere a bada il compagno di squadra.
Già, perché Bagnaia ha avuto un inizio di stagione balbettante. Non è la prima volta e sappiamo come sappia crescere in primavera, dinamica già propostasi in passato. Nonostante tutte le difficoltà e l’assenza di feeling con la versione 2025 della Desmosedici, il ventottenne piemontese ha un distacco contenuto dal compagno di box. Nel suo caso, si cerca una svolta, o se si preferisce, la scintilla per dare fuoco alle polveri.
Infine, vedremo cosa combinerà Fabio Quartararo. Contender al titolo 2020, Campione del Mondo 2021, battuto sul filo di lana nella rincorsa al titolo 2022, sprofondato nel dimenticatoio fra 2023 e 2024. A Jerez de la Frontera, El Diablo si è riscoperto protagonista. Yamaha sarà all’altezza della situazione anche a Le Mans, come lo è stata in Andalusia? Il transalpino e il sempre numerosissimo pubblico francese sperano di sì, anche per regalare un po’ di varietà a un Mondiale altresì anestetizzato dalla supremazia Ducati.