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Simone Vagnozzi parla chiaro: “I tre mesi di stop non sono un vantaggio per Sinner, non scherziamo…”

Simone Vagnozzi sta vivendo con particolare partecipazione emotiva l’avvicinamento di Jannik Sinner al suo primo match nel massimo circuito internazionale del tennis, dopo la sospensione per la vicenda “Clostebol”. Il n.1 del mondo giocherà il 10 maggio agli Internazionali d’Italia, affrontando nel secondo turno il vincente della sfida tra il giovane palermitano Federico Cinà e l’argentino Mariano Navone.

Un periodo complicato per il giocatore nostrano e il suo staff messo, e a questo proposito Vagnozzi, raggiunto dai media presenti al Foro Italico, ha voluto mettere i puntini sulle i: “Mi ha sorpreso leggere certe dichiarazioni, anche di addetti ai lavori, sulla possibilità che i tre mesi di squalifica possano risultare alla fine un vantaggio per Jannik… non scherziamo, per favore. Se fosse così, perché nessuno ha mai pensato di fermarsi per tutto questo tempo?“, le parole del coach di Sinner.

L’allenatore ha voluto poi sottolineare come il team abbia gestito questa situazione così particolare: “Abbiamo cercato di gestire al meglio la situazione. Il primo mese lontano dai campi è stato molto tranquillo poi Jannik ha ricominciato a giocare, senza però poter fare veri e propri match di allenamento fino agli ultimi giorni. E’ stato importante aver provato ieri il Centrale però, attenzione, negli ultimi cinque mesi ha giocato solo due tornei, arriva a questo torneo senza partite vere alle spalle, non possiamo aspettarci miracoli“.

E quindi ci si aspettano difficoltà: “Saranno importanti i primi match per prendere il ritmo poi vediamo, da numero 1 del mondo lui parte sempre per arrivare in fondo, ma questa è una situazione completamente diversa, senza dimenticare poi che la terra battuta è la superficie che regala meno sicurezze al suo gioco, che comunque sa difendersi bene anche lì“.

A Vagnozzi poi è stato fatto notare come Jannik, comunque, sia molto sereno: “Dovete capire che Sinner ha trascorso un anno durissimo, con il peso di un processo e di una squalifica che incombevano sulle sue spalle. Adesso questo capitolo è chiuso, è finalmente più tranquillo e pensa solo al ritorno in campo, per forza sorride“.

Giocando anche un po’ su quanto detto dal n.1 del mondo, è stato chiesto se tra i giocatori che hanno scritto a Sinner, per manifestare la propria vicinanza, ci sia stato anche Nick Kyrgios, noto “detrattore” di Jannik per il tema “positività al Clostebol”: “Non credo proprio, sicuramente sono state importanti le parole di Ruud, di Zverev, della mamma di Rune. Adesso sento finalmente i giocatori che dicono siamo in una situazione di pericolo, un pericolo che fino a poco tempo fa non c’era. Purtroppo le contaminazioni ci possono essere ed è difficile controllarle“.

In conclusione, si è affrontato anche il discorso “successione di Darren Cahill”, dal momento che il supercoach australiano a fine 2025 si fermerà:Non avrei problemi a lavorare da solo nel 2026 con Jannik, mi sentirei adatto, però con giocatori di questo livello è importante poter contare anche su un’altra spalla. Personalmente poi vorrei che Cahill rimanesse altri 5 anni, forse è il migliore coach al mondo oltre che una persona speciale“.

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