Come cambia il tabellone di Arnaldi dopo aver battuto Djokovic. Fuori anche un’altra testa di serie
Matteo Arnaldi ha confezionato un’impresa che ricorderà per tutta la vita e che racconterà ai posteri: ha sconfitto Novak Djokovic, l’uomo capace di vincere 24 Slam nel corso della sua mirabolante carriera e di scrivere a ripetizione la storia di questo sport. Il tennista italiano, al suo primo scontro diretto con il fuoriclasse serbo, ha prevalso in due set al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. L’azzurro è stato impeccabile sulla terra rossa spagnola, dettando legge con il punteggio di 6-3, 6-4 e meritandosi l’approdo al terzo turno.
Il 24enne, presentatosi all’appuntamento da numero 44 del ranking ATP, ha avuto la meglio contro l’attuale numero 5 del mondo nonché testa di serie numero 4 del tabellone. Il nostro portacolori ha inflitto al ribattezzato Nole il secondo ko consecutivo al debutto, dopo che al Masters 1000 di Montecarlo era stato fermato dal cileno Alejandro Tabilo in seguito all’atto conclusivo del Masters 1000 di Miami, dove si dovette inchinare al cospetto del ceco Jakub Mensi.
Matteo Arnaldi ha superato lo scoglio più duro del suo spicchio di tabellone e ora può sognare di farsi strada sul mattone tritato iberico, anche perché è uscita un’altra testa di serie: l’argentino Sebastian Baez, numero 32, si è arreso al terzo set contro Damir Dzumhur e sarà proprio il bosniaco il prossimo avversario del nostro portacolori. Il rivale è alla portata, ma il 32enne non andrà sottovalutato: il numero 63 del mondo aveva rimontato Mattia Bellucci al primo turno e che nella semifinale del recente torneo ATP 250 di Bucarest si arrese al poi trionfatore Flavio Cobolli.
Non ci sono precedenti tra Arnaldi e Dzumhur, in palio la qualificazione all’ottavo di finale da disputare contro chi riuscirà ad avere la meglio nello spicchio che prevede il confronto tra Luciano Darderi e lo statunitense Frances Tiafoe (n. 16) e il derby francese tra Alexandre Muller e Ugo Humbert (n. 21). Il potenziale quarto di finale sarebbe sulla carta contro uno tra il britannico Jack Draper (n. 5), Matteo Berrettini (n. 30), lo statunitense Tommy Paul (n. 11) e il russo Karen Khachanov (n. 24), attesi rispettivamente dall’olandese Tallon Griekspoor, dagli americani Giron e Opelka, dal brasiliano Fonseca.