MotoGP, a Jerez Bagnaia prova a riuscire dove fallirono Rossi e Crivillé. Tra pioggia e quarti posti…
In MotoGP si giocherà a poker a Jerez de la Frontera, seppur su due fronti completamente diversi. Si è detto della partita di Maverick Viñales, che però non si terrà sullo stesso tavolo di quella di Francesco Bagnaia, il quale sarà impegnato nella sua personalissima sfida contro la storia. Il sogno è quello di diventare il primo a calare quattro assi mai visti.
‘Pecco’, in Andalusia, ha vinto tre volte. Dal 2022 al 2024 il successo è sempre stato suo, seppur perennemente sul filo di lana. Nel primo caso tenne a bada per tutta la gara Fabio Quartararo, che lo seguì come un’ombra minacciosa. Nel secondo e nel terzo, la spuntò al termine di duelli al fulmicotone, rispettivamente contro Brad Binder e Marc Marquez.
Quanti centauri hanno saputo imporsi per quattro anni consecutivi sul tracciato costruito a una ventina di chilometri da Cadice? Il lettore più perspicace avrà già capito come il conseguimento non è ancora stato realizzato. Neppure i dominatori hanno saputo inanellare quattro vittorie di fila a Jerez. Il Marquez di cui sopra, per intenderci, non è andato oltre le due.
Negli anni ’90, Alex Crivillè firmò un Triplete (1997, 1998, 1999). Poi nel 2000 si dovette accontentare del quarto posto in una strana gara interrotta per pioggia e completata per somma dei tempi. Curiosamente, la stessa sorte toccò a Valentino Rossi, pochi anni dopo.
Il Dottore realizzò un Hat-Trick fra 2001 e 2003, dopodiché nel 2004 concluse quarto un GP disputato sotto un autentico diluvio. Con il senno di poi, quel passaggio a vuoto (se tale può essere definito) gli costò la cinquina. Difatti, il fuoriclasse di Tavullia tornò prontamente a vincere nel 2005. Dopodiché, i successi sono sempre stati piuttosto distribuiti.
Vedremo cosa accadrà questo weekend. Se davvero dovesse mettersi di mezzo di nuovo la pioggia e/o Bagnaia dovesse arrivare quarto, ci troveremmo di fronte a qualcosa di soprannaturale. Viceversa, una ulteriore affermazione, spingerebbe Pecco dove nessuno ha saputo osare. Almeno a Jerez de la Frontera.