F1, i promossi e bocciati del GP di Arabia Saudita 2025: Piastri on fire, Leclerc eroico, Hamilton fatica
PROMOSSI
OSCAR PIASTRI (McLaren): l’australiano vince ancora e con pienissimo merito. Terzo successo stagionale, quinto in carriera, per un pilota che sta crescendo gara dopo gara. Ieri a Jeddah è impeccabile. Mette in difficoltà Verstappen al via, lo porta alla penalizzazione, quindi gestisce i 50 giri in maniera perfetta, con un paio di sorpassi da grande pilota. Sembra un piccolo “Ice Man”. I rivali sono avvertiti…
CHARLES LECLERC (Ferrari): chiude sul podio una gara che non lo avrebbe dovuto vedere in quella posizione. Lui, come spesso capita, sovverte i valori In pista e mette in scena una prova di livello superiore. Dopo un inizio apparentemente in sordina, allunga il primo stint con le gomme medie in maniera clamorosa e costruisce una seconda parte di gara Che lo porterà fino al podio. Il primo stagionale. Di una pesantezza indicibile. Dopo diverse gare chiuse con il morale basso, ieri in Arabia Saudita il monegasco ha messo in mostra un sorriso convinto. Lui c’è sempre. Ci sarà anche la macchina prossimamente?
ANDREA KIMI ANTONELLI (Mercedes): dopo il passaggio a vuoto, sfortunato, di Sakhir, torna nelle posizioni che contano con un sesto posto davvero positivo. Chiude a 7 secondi dal compagno di team confermando come il giovane rookie bolognese sia sempre più una garanzia anche nelle gare e sulle piste più complicate.
I BOCCIATI
LANDO NORRIS (McLaren): chiude al quarto posto e, per quanto fatto vedere ieri, non disputa nemmeno una brutta gara. Il problema, piuttosto, è l’incidente nella Q3 di sabato che, in un colpo solo, mina le sue certezze e dà campo aperto ai rivali, Piastri in primis. Perde la vetta della classifica generale e conferma come, per il momento, non sia un pilota che può vincere il titolo, nonostante la vettura migliore.
MAX VERSTAPPEN (Red Bull): tra la pole position di sabato e il secondo posto di ieri (a 2.8 da Piastri) fa vedere come sia il pilota migliore del lotto. Quello che stona tuttavia è il suo atteggiamento al via e sulla conseguente penalizzazione. Sa che per vincere il quinto titolo dovrà superarsi per avere la meglio delle McLaren. Meno nervosismo gli farebbe bene…
LEWIS HAMILTON (Ferrari): non ci siamo. L’inglese fa una fatica tremenda con la SF-25 e le cose sembrano proprio non ingranare. Ieri a Jeddah chiude al settimo posto a 39.0 dalla vetta. Non solo, becca 31 secondi anche da Leclerc, un aspetto che appesantisce il suo umore. Il feeling con la vettura non c’è. Al posteriore scivola in maniera evidente. Se non arriverà una sterzata in tempi stretti rischia davvero un’annata anonima.