F1, a Jeddah Verstappen cerca la stessa magia di Suzuka. Ferrari spera in un episodio favorevole
Alle 19:00 di Pasqua prenderà il via il Gran Premio d’Arabia Saudita, quinta prova del Mondiale di F1. Sarà Max Verstappen a scattare dalla pole position davanti alla McLaren di Oscar Piastri, mentre il leader della classifica iridata Lando Norris dovrà muoversi dalla decima casella dopo aver sbattuto durante il Q3.
L’olandese ha dunque confermato viepiù di essere il miglior pilota su piazza, con margine rispetto alla concorrenza, perché quanto sta facendo con una vettura palesemente inferiore alla MCL39 è rimarchevole. La situazione è la medesima vissuta in Giappone, seppur con una McLaren in meno tra i piedi, perché viceversa il britannico sta fornendo ulteriore materiale ai suoi critici, che non lo vedono in grado di lottare per il titolo perché troppo incline all’errore quando la posta in gioco si alza.
Occhio, allora, all’australiano. Sornione e pacifico, Piastri può essere ritenuto il favorito per vincere. La McLaren ha più margine sulla Red Bull nel long-run di quanto non l’abbia sul giro secco, pertanto Verstappen potrebbe essere costretto a inchinarsi. Potrebbe, appunto, perché a Suzuka l’ha spuntata comunque. Molto dipenderà dai connotati che assumerà la gara, dove l’ingresso della safety car è pressochè certo.
L’episodio può condizionare l’esito del GP ed è esattamente quanto sperano Mercedes e Ferrari. Le Frecce d’Argento e le Rosse sono in agguato e ambiscono quantomeno al podio (ancora tabù per la Scuderia di Maranello). Proprio semplice non sarà, perché manca chiaramente qualcosa in termini di prestazione, cionondimeno Jeddah è una pista dove si può anche andare oltre il proprio potenziale in virtù delle disgrazie altrui. Bisognerà sapersi far trovare pronti e soprattutto non sbagliare nulla.