F1, Helmut Marko indica Vettel come suo erede in Red Bull: “Sarebbe il candidato ideale”
Helmut Marko, a quasi 82 anni, ricopre ancora in maniera attiva il ruolo di super consulente della Red Bull in Formula Uno. L’ex pilota austriaco ha avuto in passato il merito di lanciare un giovanissimo Max Verstappen prima in Toro Rosso e poi nel Drink Team, bruciando però tanti giovani piloti che hanno dovuto cercare fortuna in altre scuderie o addirittura in altri campionati.
Marko ha indicato Sebastian Vettel come suo possibile successore: “Penso che sarebbe il candidato ideale. Non ho ancora deciso cosa mi riserverà il futuro, ma è abbastanza chiaro che a un certo punto non funzionerà più. Lo stress e la fatica di viaggiare in Formula 1 sono non trascurabili. E naturalmente sarebbe fantastico se un uomo come Sebastian potesse continuare a farlo al posto mio“.
“Naturalmente è importante l’orientamento strategico di un team di Formula 1 di questo tipo, ma lui lo sa bene. Credo che Sebastian abbia trovato se stesso. Sa cosa vuole fare in futuro. E questo è prima di tutto il motorsport. In Austria è proprietario di foreste con una licenza di caccia. Ma è possibile combinare tutto questo“, ha aggiunto il discusso personaggio classe 1943 in un’intervista a Sky.
Vettel, quattro volte campione iridato con Red Bull ritiratosi dalle competizioni nel 2022, non ha escluso a priori la possibilità di tornare nella scuderia anglo-austriaca: “Penso che ci sia un solo Helmut e che il ruolo di Helmut sia suo. Comunque in generale l’idea sarebbe molto stimolante. I fattori chiave oggi sono ancora gli stessi di tanti anni fa. Vedremo se in futuro ci sarà qualcosa. Gli ho chiesto per quanto tempo avrebbe voluto continuare, anche qualche anno fa. E mi ha risposto non molto a lungo, ma che è ancora coinvolto. Finché gli piacerà e si sentirà all’altezza del compito, ricoprirà un ruolo unico“.
Sui controversi metodi di Marko: “È sempre difficile giudicare dall’esterno. E magari a volte ti chiedi, com’è nata questa cosa o cosa c’è dietro? Ma ovviamente lui ha un approccio completamente diverso ed esperienze completamente diverse. Sarebbe un peccato se a un certo punto se ne andasse o abbandonasse la posizione. Ma naturalmente la squadra dovrà svilupparsi in una direzione nuova e diversa“.