La settimana di Montecarlo lancia un Musetti top-player: livello alto e tante ambizioni
Non era l’epilogo che Lorenzo Musetti sperava nella finale del torneo di Montecarlo. Il toscano ha dovuto alzare bandiera bianca al cospetto dello spagnolo Carlos Alcaraz, ma ancor prima che alla classe dell’iberico, Lorenzo è stato costretto a fare i conti con i problemi fisici che hanno condizionato l’immediata vigilia dell’atto conclusivo e influenzato non poco lo sviluppo dello stesso.
Un percorso impegnativo quello del carrarese, rimontando spesso un set di svantaggio e costretto a far fronte a tante partite in successione. A differenza di Alcaraz, per questioni di classifica, l’azzurro ha disputato un match in più dell’iberico e ha dovuto far ricorso agli straordinari.
Ecco che il Musetti visto nel Principato, però, rilancia le proprie quotazioni. Al di là di una top-10 molto probabile nelle prossime settimane, il livello di gioco espresso e il rendimento sul campo possono suggerire quanto il tennista sia evoluto. Indubbiamente, ci sono ancora delle criticità nella gestione del servizio in particolare, però c’è un’attitudine nella lotta particolarmente spiccata che è emersa nei giorni monegaschi.
In altre parole, l’azzurro ha capito che per essere ad altissimi livelli bisogna “soffrire” e “sporcarsi” ed è così che per la prima volta in carriera ha raggiunto la finale di un Masters1000, ha sfatato il tabù di Stefanos Tsitsipas e ha un disputato un primo set, quando il fisico gliel’ha permesso, di alto livello contro Alcaraz. Gli aspetti positivi sono molti e si spera che il problema fisico alla coscia non sia così importante, per ritrovarlo al più presto in campo.