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F1, i promossi e bocciati del GP del Bahrain. Piastri mette pressione a Norris, Russell c’è, Leclerc oltre la vettura

I PROMOSSI

OSCAR PIASTRI (McLaren): zitto zitto centra la seconda vittoria stagionale, la quarta in assoluto, e si porta a 3 sole lunghezze da Lando Norris in classifica generale. Un avvio di campionato davvero eccellente per l’australiano che sta davvero spaventando il vicino di box. L’inglese sperava in una stagione da “prima guida” per sfruttare al massimo una MCL39. Il nativo di Melbourne non è minimamente d’accordo e sta sbagliando molto meno…

GEORGE RUSSELL (Mercedes): al netto del rischio di penalizzazione per la questione-DRS, piazza l’ennesima ottima gara del suo primo scorcio di stagione. Chiudere al secondo posto in Bahrain davanti ad una McLaren è una mezza impresa, se non oltre. L’inglese è in ottima forma e sembra molto a suo agio con la W16. Non sbaglia un colpo!

CHARLES LECLERC (Ferrari): culla il sogno del podio fino a quando può. Dopo una qualifica stellare che lo ha portato al terzo posto (diventato poi secondo per l’arretramento di George Russell), in gara replica la sua prestazione e manca il terzo posto davvero per poco. Mai come in questa occasione è andato sopra i limiti della sua vettura. Stoico e impeccabile fino in fondo. Lui dà tutto quello che ha.

HAAS: udite udite! Il team americano raramente è presente da questa parte del bilancio del weekend, ma in Bahrain ha meritato. Ottavo Esteban Ocon, decimo Oliver Bearman. Punti e prestazioni importanti.

I BOCCIATI

LANDO NORRIS (McLaren): è ancora in vetta alla classifica generale, ma questa è l’unica buona notizia del suo fine settimana di Sakhir. Malissimo in qualifica, sufficiente in gara per arrivare al minimo sindacale, ovvero al terzo posto. Lando sta subendo la pressione di Oscar Piastri e la sta vivendo maluccio. Troppi errori per meritarsi lo status di “prima guida”.

FERRARI: a Sakhir sono stati portati i primi aggiornamenti sulla SF-25, qualche dettaglio sul fondo. Non ci si aspettava una rivoluzione e, la pista, ha confermato che i passi in avanti sono stati limitati. I migliori sono ancora decisamente lontani e, per l’ennesima volta, la gara ha amplificato i problemi. Anche a livello di strategia. Gli altri osano con le soft al via o nello stint conclusivo. La scuderia di Maranello, invece, sceglie medie-medie-hard, ben sapendo che le bianche sono il tallone d’Achille per le rosse. E così è stato anche oggi…

ASTON MARTIN: prosegue il calvario tecnico del team inglese. Fernando Alonso chiude 16°, Lance Stroll 18°. Un disastro vero e proprio e, come pare, senza fine…

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