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Alcaraz può tornare dominante sulla terra? Forse solo il miglior Sinner può impensierirlo 3 su 5

Carlos Alcaraz dominante sulla terra rossa? Potrebbe essere. Nei fatti, la stagione sul mattone tritato è stata inaugurata ad altissimi livelli dal torneo di Montecarlo e per la prima volta in carriera lo spagnolo ha posto la propria bandierina, battendo Lorenzo Musetti in finale. Un successo in rimonta di una partita condizionata dallo status fisico del toscano, imperfetto per un problema al quadricipite della coscia destra.

Sul rosso, comunque, il gioco dell’iberico risulta esaltato. Avendo più tempo per colpire la palla, il tennis creativo dell’iberico può esprimersi in tutte le sue potenzialità. Le sue difficoltà al servizio e nei colpi di inizio gioco, che si sono evidenziate sul cemento, vengono un po’ mitigate proprio dalla superficie.

Non è un caso che nelle ultime 52 settimane, Carlitos abbia vinto 20 dei 22 match disputati sul rosso, perdendo solo nei quarti di finale a Madrid contro Andrey Rublev un anno fa, quando aveva problemi al braccio destro, e nella finale olimpica contro Novak Djokovic. Del resto, c’è il titolo del Roland Garros 2024 a certificare questa superiorità.

Chi può quindi pensare di batterlo? Forse solo uno Jannik Sinner al meglio della forma. Alcaraz infatti, pur maggiormente dotato tecnicamente dell’altoatesino, non ha la stessa attenzione al punto del pusterese e la medesima continuità nella stessa partita. Jannik ha il vantaggio, in altre parole, di giocare un tennis con più margini di Carlitos e di essere altrettanto efficace, avendo la capacità di togliere il tempo all’avversario. Tuttavia, sulla terra, i vincenti dell’azzurro possono essere un po’ “annacquati” e di questo l’iberico può approfittare.

Nell’ultimo scontro diretto a Parigi l’anno scorso la spuntò il murciano, ma in quella circostanza la variabile “fisica” fu il fattore discriminante, in quanto il n.1 del mondo si era presentato senza una preparazione adeguata allo Slam per il problema all’anca. Discorso un po’ diverso per Alcaraz che, pur con una criticità al braccio, era riuscito a svolgere un’attività fisica a secco nelle settimane precedenti. In altre parole, sarà una bella sfida e vedremo se ci saranno altri in grado di inserirsi.

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