Sabalenka ostacolo insormontabile per Bronzetti. L’azzurra saluta Indian Wells
La bielorussa Aryna Sabalenka si rivela un ostacolo insormontabile per una generosa Lucia Bronzetti . Nell’incontro valevole per il terzo turno del WTA di Indian Wells, secondo torneo 1000 della stagione, la numero uno del mondo supera nettamente la giocatrice italiana, 6-1 6-2 il punteggio maturato in un’ora e quattordici minuti, e affronterà negli ottavi di finale l’inglese Sonay Kartal.
La battaglia tra la maggior pesantezza di palla della numero uno del mondo e il tentativo di arginare la potenza dell’avversaria attraverso la costruzione del gioco inizia nel rispetto dei turni di servizio. Nel quarto game la numero uno del mondo aumenta la pressione, si procura diverse occasioni per togliere il servizio all’avversaria e alla quinta opportunità guadagna il break del provvisorio 3-1, vantaggio che legittima nel quinto game tenendo la sua battuta. La bielorussa cambia passo, continua a spingere, ottiene il secondo break firmando il 5-1 con una splendida accelerazione di rovescio e sigilla il primo parziale tenendo la battuta a quindici nel settimo gioco.
Bronzetti inizia la seconda partita tenendo il servizio a 30 e continua a spingere ottenendo il break in un secondo gioco iniziato con due ottimi passanti e chiuso dall’errore di diritto dell’avversaria. La numero uno del seeding non concede margini all’avversaria, le annulla la palla del possibile 3-0 e capitalizza la prima chance a proprio disposizione per tornare in parità prima di rimettere la testa avanti con il break operato ai vantaggi nel quinto game. La Sabalenka, una volta completata la rimonta, non si volta più indietro, tiene la battuta nel sesto gioco annullando la palla break all’avversaria e allunga ulteriormente operando un nuovo break nel settimo game, prologo alla chiusura del successivo turno di battuta per il 6-2 finale.
La lettura delle statistiche rileva la maggior percentuale di prime servita dalla Bronzetti contro una rivale che, pur essendo abbastanza fallosa, riesce ad essere molto più incisiva in termini di punti conquistati sulla prima e sulla seconda di servizio. L’impietoso computo dei punti conquistati, 64 a 41, non rende giustizia alla generosa prestazione della numero sessantadue del mondo.