Atletica, le speranze di medaglia dell’Italia agli Europei indoor: Furlani guida una squadra ambiziosa
L’Italia si presenterà con grandi ambizioni agli Europei Indoor di atletica, che andranno in scena ad Apeldoorn (Paesi Bassi) dal 6 al 9 marzo. La nostra Nazionale ha tutte le carte in regola per conseguire grandi risultati in questa rassegna continentale in sala, dopo aver conquistato il medagliere nella kermesse all’aperto disputata la scorsa estate a Roma. Quali sono le speranze di medaglia del Bel Paese? Ricordiamo che si tratta del primo grande appuntamento di marzo, tra un paio i settimane sono previsti i Mondiali Indoor.
Mattia Furlani si presenta con la miglior prestazione mondiale stagionale nel salto in lungo (8.37 metri) e spera di salire sul gradino più alto del podio dopo gli argenti ai Mondiali Indoor e agli Europei outdoor della passata annata agonistica, seguiti dal bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il giovane fuoriclasse laziale sfiderà nuovamente il greco Miltiadis Tentoglou, sperando di battere il campione di tutto in un contesto di rango.
Leonardo Fabbri e Zane Weir occupano rispettivamente il primo e il terzo posto nelle liste mondiali stagionali, rispettivamente con 21.95 e 21.76 metri tra Lievin e Ancona. Si preannuncia un bel duello tra gli azzurri per la vittoria: il toscano vanta l’argento iridato all’aperto e il bronzo mondiale indoor, mentre l’italo-sudafricano si presenta per difendere il titolo conquistato due anni fa. I nostri portacolori se la dovranno vedere soprattutto con il ceco Tomas Stanek e il polacco Konrad Bukowiecki.
Riflettori puntati sul salto triplo, dove Andrea Dallavalle e Andy Diaz vantano il secondo e il terzo accredito stagionale (17.36 e 17.31 metri): i nostri portacolori sono pronti a fronteggiare il tedesco Max Hess (17.41 metri di world lead). La sfida per le medaglie sembra ristretta a questi tre atleti, vista l’assenza di Alejandro Diaz e Pedro Pablo Pichardo, che ai Giochi hanno preceduto Andy Diaz.
Zaynab Dosso si presenterà con il terzo crono mondiale dell’anno (7.05 a Torun) e forte della medaglia di bronzo conquistata lo scorso anno ai Mondiali. La velocista emiliana sfiderà la svizzera Mujinga Kambundji, la polacca Ewa Swoboda e la lussemburghese Patrizia Van der Weken per salire sul podio dei 60 metri. La primatista italiana (7.02 lo scorso anno) se la giocherà ad armi pari con il meglio del Vecchio Continente, ora è entrata in una nuova dimensione ed è in possesso dei mezzi necessari per cercare il colpaccio.
Larissa Iapichino si appresta a un duello da brividi con la tedesca Malaika Mihambo, che all’aperto ha vinto tutto e invece in sala non ha mai fatto festa. L’azzurra, argento due anni fa a Istanbul, si presenta con il 6.86 di Padova, ma la teutonica si è già spinta a 7.07 e partirà con i favori del pronostico. La toscana punta a confermarsi sul podio, alle sue spalle non sembra esserci una grande concorrenza (la svizzera Annik Kaelin, la tedesca Mikaelle Assani, la spagnola Fatima Diame, la rumena Alina Rotaru-Kottmann).
Grande punto interrogativo su Lorenzo Simonelli, perché è al rientro da un infortunio e non ha mai gareggiato durante l’inverno: il Campione d’Europa dei 100 ostacoli sarà protagonista tra le barriere? Marta Zenoni potrebbe essere una sorpresa sui 1500 metri, dove ha di recente siglato il record italiano in sala. Catalin Tecuceanu ha delle velleità sugli 800 metri, anche se Alvaro de Arriba, Mariano Garcia, Eliott Crestan e Mark English sembrano una spanna sopra. Attenzione a Sveva Gerevini nel pentathlon dopo il quarto posto agli ultimi Mondiali.