Salto con gli sci, Mondiali Trondheim 2025. Fra gli uomini c’è talmente tanta carne sul fuoco da annunciare un banchetto sensazionale!
Detto sinceramente, presentare per iscritto i Mondiali di sci nordico di Trondheim 2025 nell’ambito del salto con gli sci maschile è impossibile. Almeno per quanto concerne gli spazi e i modi dell’informazione telematica contemporanea. Troppi i temi da sviscerare perché possano essere contenuti in un singolo articolo, definibile come tale e non come poema epico piuttosto che tesi universitaria.
Dunque, il lettore davvero interessato alla materia, si rifaccia alle telecronache di Eurosport, durante le quali sarà spiegato con dovizia di particolari qualsiasi aspetto possa essere pregnante durante la manifestazione iridata. Per dare un’idea della mole di concetti proposti dal salto maschile, si pensi che ci sono almeno quindici atleti che partono con l’ambizione di andare a medaglia!
L’Austria sta dominando la stagione con un tridente composto da Daniel Tschofenig, il più acuminato dei tre rebbi, Jan Hörl e Stefan Kraft. Ognuno di loro, peraltro coadiuvati dall’emergente Maximilian Ortner e dall’esperto Michael Hayböck (prossimo al ritiro), si presenta al via del Mondiale con l’ambizione di fregiarsi di un oro che, per ragioni molto diverse, avrebbe un significato molto profondo.
La Norvegia padrona di casa appare in crescita. Occhio dunque a Marius Lindvik e Halvor Egner Granerud, sinora appannati rispetto ai fasti del passato, ma potenzialmente pericolosissimi se “in bolla” nei giorni delle competizioni iridate. Al riguardo, gli scandinavi possono ovviamente contare sul miglior Johann Andre Forfang di sempre e sul convincente Kristoffer Eriksen Sundal.
Fra chi sta salendo di colpi, vanno citati anche gli sloveni (Anze Lanisek, Timi Zajc e Domen Prevc), nonché il giapponese Ryoyu Kobayashi. Tutti pronti a far svoltare il 2024-’25 con un’affermazione aurea sui trampolini edificati nelle colline a ridosso dell’antica capitale norvegese.
Chi deve invece “salvare” l’inverno è la Germania, partita fortissimo, ma poi afflosciatasi sin dalla Tournèe dei 4 trampolini e ora in affanno. Andreas Wellinger, più di chiunque altro, può essere il go-to-guy per il podio. Senza mai dimenticare un animale da medaglia quale Karl Geiger, nonostante finora sia rimasto ben lontano dal rendimento dei giorni migliori.
Mai sottovalutare i polacchi, neppure in una fase di appannamento. Gli exploit di Piotr Zyla, peraltro campione in carica sul trampolino piccolo, fungono da monito. Certi atleti, non vanno derubricati neppure quando appaiono spacciati. Figuriamoci se sono in ascesa, come Pawel Wasek, sempre lì, nelle posizioni di vertice.
Infine, lo svizzero Gregor Deschwanden sogna di spezzare l’Esarchia che domina in ambito iridato ormai da quindici anni. Significherebbe conseguire il primo successo della carriera, ma sia l’uno che l’altro tema sono già stati affrontati in monografie dedicate, pubblicate tra martedì 25 e mercoledì 26.
Insomma, capite quanti argomenti – qui solo accennati – bisogna tenere in considerazione? Disquisirne nero su bianco significherebbe banalizzarli, se non addirittura vilipenderli. Meglio affidarsi alla chiacchiera, perché c’è davvero talmente tanta carne sul fuoco da annunciare un banchetto sensazionale. Non a caso, durerà ben dieci giorni; e se siete vegetariani piuttosto che vegani non temete, il menu propone anche formaggi, legumi e verdure a volontà!