Nick Kyrgios risponde a Muller e attacca Sinner: “Se trovano steroidi basta dire che è colpa del team”
Nick Kyrgios prosegue nella propria crociata contro Jannik Sinner: il tennista australiano non perde mai l’occasione di attaccare il numero 1 del mondo per la positività al Clostebol riscontrata lo scorso anno durante il Masters 1000 di Indian Wells. Un imperterrito affondo da parte dell’oceanico, che continua a sostenere che il fuoriclasse altoatesino abbia assunto volontariamente sostanze dopanti, ipotesi scartata senza mezzi termini dalla stessa Agenzia Mondiale Antidoping.
Settimana scorsa, dopo la notizia dell’accordo intercorso tra l’italiano e la WADA per una squalifica di tre mesi, si era lasciato andare sui propri profili social: “L’ha scampata, l’ha schivata. La WADA aveva detto che avrebbe chiesto una sospensione di uno-due anni. Ovviamente il team di Sinner ha fatto tutto il possibile per ottenere solo una sospensione di 3 mesi, senza perdere titoli e senza perdere premi in denaro. Colpevole o no? Un giorno triste per il tennis. La giustizia nel tennis non esiste“.
Nelle ultime ore ha risposto a un messaggio pubblicato su X dal francese Alexandre Muller, il quale ha riferito di essere stato sottoposto a un controllo antidoping a sorpresa a Rio de Janeiro a mezzanotte passata dopo aver vinto la partita contro il brasiliano Joao Fonseca. Nick Kyrgios ha replicato con una chiara allusione a Sinner: “Se trovano steroidi basta dire che è colpa del tuo team e che tu non sai nulla“.