‘La scodata’ di De Chiesa: “Lo slalom? Una barca nel bosco. I giovani? Mi porrei qualche domanda”
L’USCITA DI FEDERICA BRIGNONE A KRONPLATZ
Oggi un podio era sicuro, certamente sono dei punti persi. Federica è libera di vivere come vuole: non vuole pensare alla Coppa del Mondo e scia sciolta. In quel passaggio lì bisognava stare attenti, avevano sbagliato Hector e Gut. Devo dire che non è che non abbia fatto attenzione. Ha anticipato, ma ha chiuso la traiettoria leggermente troppo presto. Dunque non è stata scriteriata, semplicemente ha commesso un errore nella manovra che si era prefissata di fare. Ad ogni modo, ci tengo a dire ad alta voce che l’uscita di oggi non cancella nulla. Quello che ha fatto Federica Brignone a Cortina è Storia, con la ‘S’ maiuscola.
GUT-BEHRAMI A -55 SENZA AVER MAI VINTO
È il discorso della cicala e la formica. La Gut è sempre stata una vincente, non penso che stia facendo la formichina volutamente. Oggi ha conquistato il primo podio in gigante, tuttavia per ora non ha il passo dell’anno scorso tra le porte larghe. Anche oggi ha commesso errori vistosi nella parte finale della prima manche. Secondo me resta favorita la Brignone, ma le cose possono cambiare, perché subentrano delle questioni psicologiche difficili da prevedere. Bisogna vedere come reagirà Federica ad una battuta d’arresto come oggi. Se non porterà conseguenze, allora non cambia nulla. Se invece porterà dei tarli, allora delle tensioni potrebbero ripercuotersi sulla sciata. Adesso bisogna fare due buone gare a Garmisch e poi pensare ai Mondiali.
GOGGIA FUORI DAI GIOCHI DELLA GENERALE?
Non si sa. In ogni caso, da adesso in poi, non dovrebbe più sbagliare e iniziare a vincere tanto anche in superG. Come Federica, anche lei ha perso delle grandi occasioni, vedi St. Anton: quelle due uscite sono pesanti, possono cambiare il corso della stagione. Continuo a vedere una sfida a due tra Brignone e Gut.
LARA DELLA MEA IN CRESCITA
Adesso la vedo meglio come gigantista, ha i tempi giusti. Un po’ come Vinatzer, ma scia anche meglio. L’undicesimo posto è il suo miglior risultato. Io penso che meriterebbe la convocazione per i Mondiali come quarta gigantista, dipende se i contingenti lo consentiranno. Per me comunque i Mondiali deve farli, perché nessuna ha fatto 11ma in gigante a parte Goggia, Brignone e Bassino. Io la porterei senza esitazioni.
LA STAGIONE DIFFICILE DI MARTA BASSINO
Per Marta è una stagione molto difficile. A Cortina è uscita quando era terza all’intermedio in superG. Speriamo stia bene per il Mondiale. Il gigante per lei è un’incognita, soprattutto se troverà il ghiaccio.
LA CRISI SENZA FINE DELLO SLALOM MASCHILE
Lo slalom è una barca nel bosco, come diciamo qui in Piemonte. Non c’è neanche più il timoniere, Simone Del Dio, che ha dato in modo anomalo le dimissioni a metà stagione: significa che c’è sotto qualcosa, altrimenti non vai via a metà gennaio. È proprio un gesto eclatante che non mi spiego, di sicuro non è normale. I risultati in slalom sono un disastro. Vinatzer è sparito, ha un assetto completamente sbagliato e macina errori su errori. Così com’è, è dura. Non si può contare sul 38enne Gross, bravo ma a fine carriera. I giovani, che finalmente hanno vinto una gara di Coppa Europa, vedono pur sempre la qualificazione in Coppa del Mondo col binocolo. Se questo è il futuro dello slalom, aiuto! Il livello adesso è questo, non è che puoi inventarti l’acqua calda e sperare in qualche exploit nelle prossime gare. Il serbatoio che deve fornire i giovani adesso non funziona. Questo problema va affrontato in maniera seria. In Norvegia avranno 1/100 dei ragazzini italiani, eppure ci mangiano vivi. I fuoriclasse come Goggia, Brignone, Bassino e Paris sarebbero stati tali anche se fossero nati in qualsiasi parte del mondo, la Federazione non si giudica con loro. Il lavoro di una Federazione lo valuti invece da come si lavora a livello giovanile: qualche domanda me la porrei.
NESSUN NOME NUOVO VERSO LE OLIMPIADI 2026
I nomi sono sempre quelli. Curtoni la metto subito dietro Brignone, Goggia e Bassino (non quella di quest’anno). Paris vediamo, sta cercando di tornare: quest’anno è partito male, poi qualcosa è cambiato a Wengen, ha sfiorato il podio due volte, questo è importante. I giovani non ci sono e ormai siamo quasi a fine stagione. Franzoni è indubbiamente bravo e, dopo un grave infortunio, ha fatto un quarto posto, ma non lo considero più un aspirante. Dalla Coppa Europa non si è affacciato nessuno. Anche la Collomb sta facendo fatica, è giovane e bisogna darle tempo. Da ragazzina andava forte, ma poi da lì ad arrivare tra le prime 10 ce ne passa.