Sinner resta vago sul malessere: “Non avevo fatto il riscaldamento. Parlare col dottore mi ha aiutato molto”
Missione compiuta per Jannik Sinner e una dimostrazione di grande forza tecnica e morale. Ce l’ha fatta il n.1 del mondo a prevalere negli ottavi di finale degli Australian Open 2025 contro il temibile Holger Rune (n.13 ATP). 6-3 3-6 6-3 6-2 lo score in favore dell’altoatesino, capace di disinnescare la verve del danese, ma soprattutto di fronteggiare un malessere che si è manifestato in maniera chiara nella seconda metà del secondo set.
Un momento molto difficile per Jannik, obbligato prima a cedere il secondo parziale e poi bravissimo a fronteggiare una serie di palle break all’inizio del terzo, realizzando su una di queste un punto spettacolare. Alla fine della fiera, con la testa l’azzurro ha fatto la differenza e i limiti di Rune, nel caso specifico, si sono visti tutti.
Nell’intervista post match di Jim Courier, il nostro portacolori non ha voluto rivelare i motivi del suo stato di salute imperfetto: “È stata una partita difficile, ma sapevo che Holger aveva giocato tante partite lunghe. L’obiettivo era rimanere lì, servire bene e sfruttare la chance in risposta. Devo ringraziare il pubblico, è stato fondamentale e il 90% di questa vittoria è merito loro“.
A domanda diretta di Courier sul malore, il n.1 ATP ha aggiunto: “E’ stata una mattinata strana, non mi sono neanche riscaldato. Sapevo che sarebbe stato un match complicato, ma ho giocato bene, servito benissimo e fatto vedere tanti colpi di qualità. Questo mi ha dato fiducia. Quando sono rientrato nello spogliatoio, il medico mi ha dato un grande supporto e questo certifica quanto sia eccellente l’organizzazione di questo torneo“.
Un Sinner, quindi, che non era al meglio già prima della partita, interpretando le sue parole. Nel prossimo turno, il n.1 del mondo giocherà contro il vincente della sfida tra l’australiano Alex de Minaur e l’americano Alex Michelsen.