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Ayuso favorito al Giro d’Italia senza Vingegaard? Tiberi non agevolato dagli organizzatori

Circolavano voci riguardo alla possibile partecipazione di Jonas Vingegaard al Giro d’Italia 2025, ma il giorno dopo la presentazione del percorso il danese ha sciolto tutte le riserve: non lo vedremo all’opera sulle strade del Bel Paese e punterà sul Tour de France, dopo le vittorie ottenute nel 2022 e nel 2023 e il secondo posto nella passata stagione. Tadej Pogacar non tornerà alla ribalta per difendere la maglia rosa conquistata la scorsa primavera e si concentrerà in particolar modo sulla Grande Boucle, mentre il belga Remco Evenepoel ha dovuto desistere al suo intento originario a causa dell’infortunio di qualche settimana fa.

Sono due i grandi favoriti della vigilia stando alle conferme di partecipazione arrivate negli ultimi giorni: Primoz Roglic e Juan Ayuso. Il 35enne sloveno andrà a caccia del bis dopo il sigillo del 2023 e, nonostante una carta d’identità non più così verde, nell’ultima annata agonistica ha conquistato la Vuelta di Spagna per la quarta volta e si è imposto al Giro del Delfinato. Il capitano della Red Bull-BORA-hansgrohe ha dalla sua l’esperienza, ma avrà la condizione fisica per reggere tre settimane decisamente impegnative?

Il 22enne spagnolo, invece, dopo il terzo posto alla Vuelta di Spagna nel 2022 e la seconda piazza all’ultima Tirreno-Adriatico, sogna il colpaccio in un Grande Giro. Sarà il capitano della UAE Emirates e farà il proprio esordio alla Corsa Rosa dove aver già calcato il palcoscenico al Tour de France: doti agonistiche rilevanti soprattutto in montagna contraddistinguono questo atleta, che ha indubbiamente i mezzi per poter ambire al Trofeo Senza Fine considerando anche il tipo di percorso che è stato proposto.

Un tracciato che propone poco più di quaranta chilometri a cronometro: 13,7 km a Tirana in occasione della seconda tappa e 28,6 km da Lucca a Pisa per aprire la seconda settimana. Le prove contro il tempo non godranno di grande respiro e questo non è un bene per Antonio Tiberi, non agevolato da questa scelta: il ciclista italiano avrebbe gradito qualche chilometro in più da gestire individualmente contro le lancette, ma il disegno non gli sorride e dovrà dare il massimo in salita.

Il 23enne della Bahrain-Victorious è in crescita, nella passata stagione ha concluso il Giro d’Italia al quinto posto e si stava distinguendo alla Vuelta di Spagna prima di ritirarsi alla nona tappa, ma un mese dopo ha saputo imporsi al Giro del Lussemburgo e ha attaccato al Giro di Lombardia. L’azzurro avrà l’arduo compito di tenere botta contro Ayuso e Roglic in salita, cercando di guadagnare qualcosina a cronometro nei confronti dell’iberico, mentre lo sloveno eccelle contro il tempo.

Attenzione anche ad altri atleti di punta come lo spagnolo Mikel Landa e il britannico Simon Yates, che potrebbero ambire a un risultato interessante, senza dimenticarsi di possibili outsider che negli ultimi anni sono soliti emergere durante la Corsa Rosa.

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