Berrettini senza paura: “La rabbia mi ha fatto reagire. Con Rune me la gioco, negli Slam è diverso”
Matteo Berrettini ha parlato in conferenza stampa dopo aver esordito con un successo agli Australian Open 2025 di tennis: l’azzurro ha vinto in rimonta in quattro set contro il britannico Cameron Norrie con lo score di 6-7 (4) 6-4 6-1 6-3 ed al secondo turno affronterà il danese Holger Rune.
L’analisi del match: “Penso che sia stata una prestazione davvero buona. Nel primo set potevo giocare un po’ meglio e ottenere un po’ di più, ma il tennis è così. Ho utilizzato la rabbia per reagire e per caricarmi, specialmente nel secondo set. Dopo ho giocato sempre meglio. Penso anche che alla fine lui abbia avuto qualche problema al ginocchio e non si muoveva molto bene, ma io mi sentivo bene in campo e sono contento della prestazione. Il primo turno non è mai facile, poi è passato davvero tanto tempo dall’ultimo match qui, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Il prossimo avversario è Holger Rune, abbiamo giocato un paio di volte l’anno scorso e ho visto gli ultimi punti del suo match. Lui è molto forte, ma non abbiamo mai giocato contro in uno Slam, quindi sarà abbastanza diverso. Credo che sarà un match tosto, ma mi sento bene, sono fiducioso ed oggi ho giocato un ottimo match: sono pronto per il prossimo turno“.
L’arma vincente di Berrettini: “Non ho cambiato granché al servizio, ho servito bene in Coppa Davis, ho servito bene a Brisbane, il mio servizio è sempre stata la mia arma, quando funziona così, mi dà fiducia anche per la risposta. Ho dovuto comunque affrontare alcune palle break, è importante non farti condizionare dal fatto che stai servendo bene, perché tutto può sempre succedere. Abbiamo lavorato un po’ sulla rotazione nell’off season. Stiamo cercando di spingere un po’ di più con la gamba destra, che è davvero importante, perché dà più spinta“.
Precedenti negativi con Rune: “Ricordo che in entrambi i match ho vinto il primo set, poi non sono riuscito a vincere la partita. A Cincinnati erano condizioni veramente veloci, non si riusciva a controllare la palla, quindi ho avuto la sensazione che la partita fosse decisa da due punti. Anche a Shanghai era sul veloce, ma era più giocabile, giocai una partita solida, ma fui breakkato una volta nel secondo ed una volta nel terzo, anche in quel caso il match girò su pochi punti. Spero di vincere questo match, ma anche nelle altre occasioni stavo giocando bene, semplicemente lui ha fatto qualcosa in più di me“.
I ricordi a Melbourne: “È pazzesco che siano già passati tre anni dalla mia semifinale qui, il tempo vola. Sento che in alcuni aspetti del mio gioco io sia persino migliorato, ma nel tennis sono davvero importanti la fiducia ed il livello delle partite che giochi, il fatto di confrontarsi sempre con i migliori al mondo, quindi è tutta una questione di sicurezza. Penso che in quel momento mi sentissi davvero sicuro, forse giocavo meglio perché ero più concentrato, più abituato a giocare un certo tipo di partite, ma sento che il mio livello è simile a quei momenti. Oggi penso di aver giocato una partita davvero buona. Il mio rovescio penso sia migliore di tre anni fa, così come la risposta“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini