Scacchi, Mondiali rapid 2024: Volodar Murzin vince l’Open, Humpy Koneru infinita e vittoriosa nel femminile
Si sono conclusi nella notte i Mondiali rapid di scacchi, andati in scena a New York e segnati inevitabilmente dalla polemica che più di tutte ancora fa parlare. Polemica, chiaramente, legata all’uscita di scena di Magnus Carlsen per l’ormai noto caso dei jeans irregolari, che sta assumendo dimensioni davvero importanti.
La vittoria nel torneo Open è un affare di fatto tutto russo, anche se i russi attualmente sono sotto bandiera FIDE. A vincere, infatti, è Volodar Murzin, 18 anni e sorpresa assoluta della situazione, dato sia il suo ELO standard (2664) che soprattutto quello rapid (2588). Murzin vince con 10/13 e le due fondamentali vittorie su Duda e Praggnanandhaa, utilissime a dargli quella spinta necessaria a trionfare e diventare il terzo russo dopo l’attualmente bandito Sergey Karjakin e Daniil Dubov a prendersi la vetta assoluta.
Qui c’è però una differenza, e cioè che il podio è tutto russo. Terza volta tra i primi tre per Alexander Grischuk, che chiude al secondo posto con 9,5/13, e quarta per Ian Nepomniachtchi, che oramai è da circa 10 anni un abbonato quasi costante alle posizioni alte per quanto riguarda la questione rapid.
Finiscono nel gruppone a 9 punti diversi tra i candidati principali alla vittoria finale, dall’USA Leinier Dominguez all’indiano Arjun Erigaisi, per proseguire con l’uzbeko Javokhir Sindarov, il francese Alireza Firouzja e il russo Daniil Dubov. Più a sorpresa la presenza dell’armeno Karen Grigoryan. Tanti i nomi noti anche a quota 8,5, dove il decimo posto per spareggio tecnico lo conquista l’USA Samuel Sevian davanti a tanti nomi noti (Giri, Yu Yangyi, Mamedyarov, Caruana, Praggnanandhaa, Wei Yi, Niemann e Salem).
Finisce bene il torneo di Lorenzo Lodici, che riesce a infilare un sabato newyorkese da 3/4. Dopo aver perso con l’olandese Benjamin Bok, infila di forza il russo (ma sotto bandiera serba) Alexey Sarana per la vittoria più significativa del torneo. Sullo slancio, batte anche il kazako Kazybek Nogerbek e l’americano Aleksandr Lenderman (nato nell’allora Leningrado, oggi San Pietroburgo, ma a Brooklyn da quando aveva quattro anni). Il suo punteggio complessivo è 7,5 ed è 54° totale (partiva da 122° in lista). Luca Moroni, invece, fa un po’ il percorso inverso: è 128° con 5,5. Dopo aver battuto il kazako Edgar Memedov, incoccia nell’americano Jeffery Xiong, numero 12 in entrata nel torneo e anche lui tra i delusi della tre giorni. Sulla scia di tale sconfitta arrivano anche quelle con l’uzbeko Jakhongir Vakhidov e il kazako Arystan Isanzhulov.
In campo femminile, con l’evento durato 11 turni invece di 13, Humpy Koneru aggiunge un’altra pagina bellissima alla propria storia scacchistica già molto ricca. La trentasettenne indiana vince per la seconda volta la rassegna iridata rapid dopo averla già conquistata nel 2019. Decisiva la sua vittoria sull’indonesiana Irine Kharisma Sukandar all’ultimo turno, ottenuta quando tutte le altre nei suoi dintorni hanno pattato (erano in sette a quota 7,5 all’ultimo turno). Per Koneru, in breve, 8,5 e basta quel mezzo punto a staccare tutte. Lo spareggio tecnico manda sul podio la cinese e campionessa mondiale in carica Ju Wenjun e la russa sotto bandiera FIDE Kateryna Lagno (su cui ci sarebbero da aprire capitoli extra). Giù dalle prime tre posizioni l’altra cinese Tan Zhongyi, l’indiana Harika Dronavalli, la russa in quota Svizzera Alexandra Kosteniuk e la sorprendente uzbeka Afruza Khamdamova. Del gruppo a quota 7,5 completano la top ten la già citata indonesiana Sukandar, la greca Stavroula Tsolakidou e la peruviana Deysi Cori.
A New York, contrariamente a quanto accadeva nei giorni scorsi, ci sarà ora un giorno di riposo, che servirà da intervallo tra i Mondiali rapid e quelli blitz (3’+2″). Tali Mondiali blitz, peraltro, saranno rinnovati: prima giornata normale con 13 turni Open e 11 femminili, ma la seconda darà modo ai migliori e alle migliori 8 di sfidarsi in un innovativo sistema a eliminazione diretta, con minimatch da 4 partite per quarti, semifinali e finale.