Basket, Italia già qualificata, ma arriva una brutta figura con l’Islanda
Dalla bella notizia della qualificazione ottenuta per effetto della vittoria della Turchia in Ungheria a una serata, sotto tutti i punti di vista, storta. L’Italia esce sconfitta dal PalaBigi di Reggio Emilia: festeggia l’Islanda, che passa per 74-81 trascinata dai 22 punti di Kristinn Palsson e dai 15 di Elvar Fridriksson e Jon Axel Gudmundsson, tutti giocatori che, in un modo o nell’altro, al nostro Paese sono legati. In casa azzurra, oltre al 9/20 dalla lunetta che resterà malaugurato caso unico con ogni probabilità, 18 di Giampaolo “Pippo” Ricci e 10 a testa di Diego Flaccadori e Michele Vitali.
Per due minuti nessuno segna, poi a sbloccare la situazione ci pensa Michele Vitali. Il problema, per l’Italia, è che l’unico a segnare è lui, poiché dal 4-2 l’attacco azzurro torna a spegnersi con chiunque altro (e anche con lui). Circola bene, invece, la palla dell’Islanda, sospinta da Thrastarson e Kristinn Palsson fino al 4-12, quando Pozzecco chiama timeout. Gli azzurri, però, non reagiscono, appaiono più lenti del dovuto e gli islandesi salgono ancora fino al 6-18, tanto che il Poz decide di giocarsi subito il secondo timeout, senza aspettare. Tanto per ribadire il concetto, il coach azzurro si fa anche dare un fallo tecnico. L’Italia pare reagire (9-19), ma Gudmundsson sulla sirena la ricaccia indietro: dopo 10′ è 9-22 con 4/16 al tiro per gli azzurri (9/16, che a un certo punto era 8/11, Islanda).
Il tentativo di ripartenza in chiave azzurra lo opera Basile, ma Gudmundsson manda l’Islanda sul +14 (11-25). La reazione, quella vera, la impongono Akele e Flaccadori, che riescono a riportare la squadra di casa sotto la doppia cifra di svantaggio. Entra anche Sarr per il debutto con la maglia della Nazionale, ma tra i pochi palloni avuti e la difficoltà di farsi valere in questa situazione non è aria. L’Italia, ad ogni modo, c’è, è più che viva e con Akele, Spissu e Vitali si riporta di forza fin sul -1 (27-28), mentre l’Islanda comincia ad affidarsi un po’ troppo al tiro da oltre l’arco perdendo in lucidità e percentuali. Ci pensa però Gudmundsson a ristabilire un +5, prima del 29-32 firmato da Melli.
La ripartenza dell’Italia è molto bella, con Ricci e Melli che ci mettono poco più di un minuto a ridare un vantaggio alla squadra azzurra, che sembra riuscire a girare nel modo giusto in questa fase e proprio con loro due (39-35). L’Islanda, però, non molla e trova una gran fiammata di Kristinn Palsson, che riesce pure a guadagnarsi un gioco da quattro punti per rimandare avanti la squadra ospite. Gli uomini di Pozzecco restano per certa misura sorpresi, anche se Bortolani infila un paio di triple che tengono la partita in chiaro equilibrio (molto difficili, va detto). Si accoda Basile per il sorpasso (dopo uno 0/2), ma Bjornsson dalla lunetta ha l’ultima parola: 56-58 a 10′ dal termine.
Quando sembra che l’Italia possa premere sull’acceleratore, lo fa invece l’Islanda, che sfrutta quattro minuti di assenza offensiva dei padroni di casa per andarsene con i liberi, Fridriksson e Gudmundsson (57-65). Lo svantaggio azzurro raggiunge la doppia cifra (63-77) quando Gudmundsson e Palsson non sbagliano più niente con 3’31” da giocare. A quel punto, però, prova a riaccendersi Ricci, che una dopo l’altra infila tre triple che valgono il 72-78 con 1’08” da giocare. L’Islanda non riesce davvero a chiuderla, lo stesso Ricci commette il quinto fallo a rimbalzo su Hlinason, ma le varie occasioni che qui si creano vengono tutte mancate. Finisce 74-81.
ITALIA-ISLANDA 74-81
ITALIA – Spissu* 5, Sarr, Melli* 9, Flaccadori 10, Tessitori, Ricci* 18, Basile 5, Bortolani* 8, Caruso ne, Vitali* 10, Rossato 3, Akele 6. All. Pozzecco
ISLANDA – Steinarsson* 2, Henningsson, Fridriksson* 15, K. Jonsson ne, K. Palsson 22, H. Palsson* 3, unnarsson, Gudmundsson 15, Hlinason* 3, Thrastarson 9, B. Jonsson 5, Bjornsson 7. All. Pedersen