GIGANTESCO! Matteo Berrettini sbriciola van de Zandschulp: Italia-Olanda 1-0!
Matteo Berrettini si ripete: l’azzurro batte ancora il neerlandese Botic van de Zandschulp in Coppa Davis, dopo averlo superato già nella fase a gironi di Bologna, e porta l’Italia ad un punto dalla nuova conquista dell’Insalatiera: a Malaga finisce 6-4 6-2 in un’ora e venti minuti di gioco, in quella che si rivela la quinta vittoria in altrettanti incroci tra il romano ed il tennista dei Paesi Bassi. Alla squadra di Filippo Volandri servirà ora un successo tra secondo singolare e doppio per confermare il titolo dello scorso anno.
Nel primo set i servizi sono a lungo dominanti e non ci sono opportunità per il giocatore in risposta: i turni in battuta si susseguono rapidi fino al 4-3 per il neerlandese. A partire da quel momento Berrettini, però, alza il livello del proprio gioco ed inanella otto punti consecutivi, che lo portano, grazie al break a zero del nono game, a servire per il set. Piccolo momento di difficoltà per il romano, ma dal 15-30 per van de Zandschulp non c’è nulla da fare e Berrettini chiude i conti sul 6-4 in 40 minuti.
Nella seconda partita il break in favore dell’azzurro arriva all’alba della frazione: nel terzo game van de Zandschulp si fa trascinare ai vantaggi dopo essere stato sul 40-0, e Berrettini alla seconda occasione spezza l’equilibrio, confermando poi l’allungo e portandosi sul 3-1. Per il neerlandese non ci sono occasioni di rientro, ed allora Berrettini sferra il colpo del definitivo knock out ai vantaggi del settimo gioco, volando sul 5-2 pesante. Il romano ha bisogno di due match point per incamerare il primo punto del tie, ma la spunta ancora ai vantaggi e va a chiudere sul 6-2, ancora in 40 minuti.
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Le statistiche sottolineano la superiorità di Berrettini: resa al servizio di un altro livello per il romano rispetto al neerlandese, dato che l’azzurro mette a segno ben 16 ace, portando a casa l’86% dei punti con la prima in campo, oltre al 50% con la seconda. Berrettini sfrutta tre delle quattro occasioni di break concesse dal neerlandese, ma, soprattutto, non ne concede nessuna a van de Zandschulp.