Volandri resta prudente: “Un giorno di riposo in meno. Penso ad Arnaldi e Cobolli”
L’Italia ha sconfitto l’Australia con un perentorio 2-0 e si è qualificata alla finale della Coppa Davis 2024: dopo il successo in rimonta ottenuto da Matteo Berrettini contro Thanasi Kokkinakis, Jannik Sinner ha surclassato Alex de Minaur in maniera perentoria e così gli azzurri si sono meritati l’accesso all’atto conclusivo della massima competizione per Nazionali di tennis. L’Italia tornerà in campo domenica 24 novembre (ore 16.00) per fronteggiare l’Olanda, con il chiaro intento di difendere l’Insalatiera conquistata dodici mesi fa sempre sul cemento indoor di Malaga.
Il capitano Filippo Volandri ha espresso tutta la propria soddisfazione ai microfoni della Rai: “Una finale di Davis non è mai scontata, come si è visto nei gironi e nei quarti di finale con Spagna e USA. Arrivare in finale è importante per noi, non dobbiamo dare niente per scontato. Sinner viene da una stagione lunga. Abbiamo un giorno in meno per riposare rispetto all’Olanda, dobbiamo sfruttare tutti i minuti. Berrettini oggi ha giocato una partita lunga, è stato strepitoso, gli ho chiesto la reazione nel secondo set. Non diamo per scontato che Sinner distrugga sempre gli avversari, Musetti oggi si è allenato, i doppi sono carichi“.
Jannik Sinner e Matteo Berrettini hanno giocato insieme in doppio contro l’Argentina, riuscendo a vincere l’incontro decisivo per la qualificazione alle semifinali. Gli appassionati italiani speravano da tempo immemore di ammirare insieme le due punte di diamante del movimento tricolore e finalmente il tanto atteso evento si è materializzato. Un’accoppiata su cui si è voluto soffermare anche il capitano non giocatore: “Ci abbiamo lavorato tantissimo per fare giocare insieme Berrettini e Sinner in doppio ma per tanti motivi non ci eravamo riusciti. Ora è importante averli qui, loro si rispettano. Un pensiero anche a chi ci ha portato qui come Cobolli e Arnaldi“.
La squadra è davvero più unita che mai ed è il vero punto di forza che ha permesso di raggiungere la finale di Coppa Davis per il secondo anno consecutivo dopo quella vinta lo scorso anno sempre nella località spagnola: “Questo gruppo nasce dal settore tecnico, abbiamo riportato l’unione degli intenti, vedete con me tutti gli allenatori, abbiamo lavorato sul costruire una squadra forte. C’è un lavoro di 365 giorni ed è quello che fa la differenza, avete visto l’anno scorso Berrettini venire qui, quest’anno Sinner a Bologna (per sostenere i compagni senza giocare, n.d.r.)”.